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“Buone pratiche” nel parco Basaglia

“Buone pratiche” nel parco Basaglia

MESSA A DIMORA DI SIEPI MELLIFERE
Il 28 Novembre 2024 sono state messe a dimora due siepi Mellifere all’interno del parco Basaglia di Gorizia nell’area agricola gestita dalla Comunità terapeutica La Tempesta nell’ambito dell’azione combinata tra il progetto “Quadri di natura”, educazione ambientale nel parco Basaglia, e “Buone pratiche per la biodiversità” promosse dal progetto europeo Life PollinAction a cui Legambiente Gorizia ha formalmente aderito.

Grazie alla partecipazione di alunne ed alunni di una seconda dell’Istituto agrario Brignoli guidati dalle docenti Anna Spezzigu ed Elisabetta Sdrigotti sono stati piantati una cinquantina di arbusti tra i quali fusaggine, rosa selvatica, frangola, sanguinella e vari tipi di fruttiferi come melo e ciliegio selvatico, prugnolo e sambuco a formare due siepi per un totale di 40 metri lineari. Gli studenti attrezzati con pale e carriole e coadiuvati passo passo dai volontari e dagli esperti del circolo Legambiente si sono resi protagonisti della mattinata passando dalla teoria alla pratica. Sull’importanza e valore ecologico della siepe i ragazzi del Brignoli erano stati infatti sensibilizzati durante un sopralluogo svolto lo scorso aprile assieme al dottor Stefano Fabian (Servizio biodiversità FVG) proprio in questa zona rurale posta alla periferia della città e circondata da aree artigianali, commerciali e infrastrutture viarie.

Le piante, offerte dal vivaio regionale Pascul di Tarcento, hanno caratteristiche prevalentemente autoctone e raggiungeranno tra 3 / 4 anni un discreto sviluppo e capacità di favorire api, ditteri e imenotteri. Ma perché proprio una siepe mellifera?

Secondo l’EFSA (Autorità europea per la salute alimentare ) gli insetti impollinatori, comprese le api selvatiche e quelle domestiche, sono di importanza fondamentale per l’ambiente, indispensabile per innumerevoli colture e piante selvatiche. Secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), delle 100 specie di colture che forniscono il 90 % dei cibi di tutto il mondo, 71 sono impollinate dalle api.

La maggior parte delle colture dell’Unione europea dipende dall’impollinazione degli insetti ed il suo valore monetario annuo globale è stimato in centinaia di miliardi di euro. Considerato l’importante valore ecologico ed economico delle api e la progressiva diminuzione del loro numero nei paesi dell’Europa occidentale, è perciò necessario monitorare e mantenere un patrimonio apicolo sano, non solo a livello locale o nazionale, ma globale.

Era perciò inevitabile che un progetto a scala locale come “Quadri di natura” promotore di lezioni e attività storico- scientifiche sulla biodiversità non entrasse in sinergia con un importante progetto a scala europea come Life Pollin Action che punta a mitigare la crisi dell’impollinazione attraverso la pianificazione e realizzazione di una Green Infrastructure (infrastrutture verdi) per aumentare l’eterogeneità dei paesaggi rurali e urbani.

Il ritorno delle siepi in campagna è quindi non solo un gesto concreto di “buona pratica” ecologica, ma anche di memoria del paesaggio rurale storico che potrebbe riprendere e attualizzare schemi di lavoro e comprensione dei cicli naturali andati in gran parte perduti e che la grave penuria di impollinatori ha fatto tornare d’attualità.

La mattinata si è conclusa davanti ad un tè caldo ed appetitose tartine offerti da sponsor del territorio, con un bilancio dell’esperienza fatto assieme a Sonia Kucler, curatrice del progetto per Legambiente, Massimo Coa in rappresentanza de La Tempesta, l’assessora Silvana Romano per il Comune di Gorizia.

L’evento è stato ripreso e trasmesso dalla Rai TGR regionale.

 

Il Comunicato Stampa integrale – Buone Pratiche nel Parco Basaglia