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Il Comitato Mobicittà replica ad Asquini: “Irresponsabile incoraggiare il traffico automobilistico in città”

Le associazioni: “Solo a Udine l’inquinamento provoca ogni anno 50 morti: meno auto significano più salute e meno incidenti”.

Arriva a stretto giro di posta la replica del comitato Mobicittà, formato da WWF, Legambiente, Amici di Beppe Grillo, FIAB – Abicitudine, ALPI e Cordicom, alle dichiarazioni del consigliere regionale Roberto Asquini che nei giorni scorsi ha nuovamente attaccato la pista ciclabile di via Zanon e più in generale la politica sui trasporti dell’amministrazione del Comune di Udine, bollandole come dannose per i cittadini e ideologiche.

“Quanto all’accusa di ideologia – esordisce il Comitato -, il consigliere dovrebbe spiegare esattamente cosa intenda con questo termine: se chiama “ideologia” il considerare prioritari la tutela della salute pubblica, dell’aria, del territorio e della bellezza cittadina, allora l’etichetta di “ideologici” non può che essere un complimento. D’altronde, nessuno si impegna nella gestione della cosa pubblica senza una visione, un’idea di futuro; quella del consigliere purtroppo è una visione antiquata e pericolosa, che vuole a tutti i costi incoraggiare il traffico automobilistico in città pur essendone ampiamente dimostrata la pericolosità”.
Le automobili – ricordano le associazioni – contribuiscono sostanzialmente all’inquinamento che causa cinquanta morti all’anno nella sola Udine (dati dell’azienda sociosanitaria ‘Medio Friuli’, vedere allegato), malattie cardiache e respiratorie, tumori; rappresentano, se condotte imprudentemente o parcheggiate in violazione delle norme come spesso accade, un pericolo per pedoni, ciclisti, e fruitori dei mezzi pubblici, e occupano il prezioso suolo pubblico di una città che potrebbe essere molto più bella e sana se fosse meno trafficata.
“Il consigliere – continua il Comitato – lamenta addirittura una carenza di parcheggi, nonostante il documento del Piano Urbano della Mobilità, commissionato dal comune ma prodotto da una società indipendente, asserisca che i parcheggi in città siano in totale più che sufficienti. Ogni nuovo parcheggio, inoltre, significa somme enormi di denaro, da distogliere da altre destinazioni. Meno sanità, meno cultura, meno sicurezza. Per quanto riguarda i parcheggi, comunque, il consigliere regionale dovrebbe vedere nei sostenitori delle ciclabili degli alleati: una vera politica per i ciclisti e per i mezzi pubblici rende non necessario l’uso della macchina, e quindi riduce il bisogno di posti dove parcheggiarla. Semplicemente, si interviene riducendo la domanda anziché aumentando l’offerta”.
A differenza del consigliere e di altri politici che, ipocritamente fingono di preoccuparsi degli interessi dei ciclisti per poi scagliarsi continuamente contro le piste ciclabili, il comitato Mobicittà dichiara pubblicamente che una riduzione del numero di auto in circolazione non può che portare benefici all’intera comunità, in termini di aria pulita, spazio libero, calo degli incidenti, risparmio economico, e anche meno stress.
“Anziché con la pompa della benzina in mano – conclude provocatoriamente il Comitato -, il consigliere regionale meglio farebbe a farsi vedere con la pompa della bici; almeno quella non inquina e fa bene alla salute e al portafoglio”.

Il Comitato Mobicittà: WWF – Legambiente – Italia Nostra – Amici di Beppe Grillo – FIAB- Abicitudine – ALPI – Cordicom

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