Tangenziale est Udine. Ancora strade: questa volta tocca al Torre
ANCORA STRADE: QUESTA VOLTA TOCCA AL TORRE, IN PIENO ALVEO. MA LE GENTE SAPRÀ DIRE DI NO! FIRMA LA PETIZIONE
Capita che ci siano progetti concepiti con previsioni sbagliate e sviluppati trascurando molte criticità.
Un esempio: il tratto di ‘tangenziale est’ di Udine tra il ponte di Salt (Povoletto) e la rotatoria Fornasilla a sud del ponte di via Cividale sul Torre.
Era stata pensata per l’esigenza delle attività produttive che insistono sul tratto in questione di poter fuoriuscire con sicurezza, in un tratto che era caratterizzato da un discreto traffico, che si supponeva in aumento.
Invece il traffico si è ridotto, alcune attività hanno chiuso, mentre il progetto realizzato prevede di aggirarle facendo passare la nuova provinciale proprio dentro al Torre. Non proprio sulla ghiaia, ma comunque al limite dell’ “alveo attivo” definito nelle mappe del piano di bacino, ed al di sotto del livello delle massime piene, per poter passare quasi sotto al ponte esistente, aggirando così l’incrocio con la statale Udine-Cividale.
Sembra non aver contato niente il fatto che si tratti di ambito di rilevante interesse ambientale (ARIA n.16), all’interno di quello che per il piano urbanistico regionale degli anni ’70 doveva essere parco, al limite del parco comunale del Torrente Torre di Udine (ex L.42/1996) e su un’area che il Comune di Remanzacco adesso ricomprenderebbe nell’istituendo parco del Torre e del Malina (qui troviamo gruccioni, rospo smeraldino ecc.).
Un “decreto di non assoggettabilità” a valutazione di impatto ambientale, in quanto opera modesta, ha chiuso la discussione prima che qualcuno si accorgesse che le opere spingerebbero le piene verso la riva opposta, dove già lambiscono la discarica di S.Gottardo, interna agli argini del fiume e con oltre 1,2 milione di metri cubi di rifiuti.
Sembra che neanche al comune di Udine sia stata trasmessa una copia del progetto definitivo, in quanto, per pochi metri, ricade solo in quelli di Povoletto e Remanzacco.
Adesso ci si trova ad un passo dall’appalto di un progetto assurdo da un punto di vista tecnico (sono necessarie paratie di cemento profonde metri nella ghiaie, per tenere le piene lontane dalla strada) ed ambientale, che inoltre non corrisponde più alle esigenze di traffico (il traffico sul tratto in questione si è ridotto, mentre invece le nuove rotatorie di Remanzacco dove passa chi arriva in via Cividale dalle varie direzioni ad est di Udine, avrebbero ancora bisogno di investimenti migliorativi).
Il circolo Legambiente di Udine, insieme al comitato di San Gottardo, ha lanciato una petizione per fermare il progetto: moduli per le firme e altro materiale sono scaricabili dal sito http://tangenzialeDentroIlTorre.blogspot.it/
Dopo l’ultimo dibattito pubblico a Godia il 19/02, l’assessore provinciale alla viabilità ha chiesto di incontrarsi ad un tavolo tecnico con il comitato ed i sindaci per ragionare su possibili modifiche, ma ci sono indicazioni che alcuni consiglieri provinciali avrebbero il desiderio di ridiscutere in toto la necessità di questo progetto da 9 milioni di euro (per soli 4 km). La raccolta firme va avanti, potrebbe servire per dare forza alla questione. Se si realizzasse così come è, si interromperebbe drasticamente il “corridoio ecologico” del torrente Torre, riducendolo quasi ad un canale , proprio in un tratto dove i territori sulle sponde sono già stati ampiamente edificati.