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Zamparini lascia? “A nemico che fugge ponti d’oro”

COMUNICATO STAMPA
Udine, 09 giugno 2013

Zamparini dichiara di voler abbandonare il progetto “Vivere in laguna”, stanco delle fatiche burocratiche cui viene sottoposto il suo progetto e dell’ingratitudine dei cittadini, che proprio non vogliono capire che la colata di cemento che propone di riversare su Grado è chiaramente quello di cui hanno bisogno. L’imprenditore più ambientalista degli ambientalisti (come ama farsi definire) irritato a causa della condanna del figlio per il deposito in Valle Cavarera di circa 200.000 m3 di materiale non autorizzato e, sembra, contenente idrocarburi, come risulta da una delle due indagini dell’ARPA, dichiara che se vuole andare, ma siccome il suo amore per Grado è infinito, chiederà il risarcimento per la mancata edificazione. Magari non prima di ottemperare all’obbligo di ripristino dell’area, come recita la sentenza di condanna…

Ora, abbiamo spiegato più volte, riportando sentenze su sentenze, che NON ESISTONO DIRITTI EDIFICATORI ACQUISITI con il solo possesso delle aree. Speriamo che il Sindaco non ci caschi e che faccia valere piuttosto il diritto all’autodeterminazione a pianificare il territorio e il futuro dei cittadini che amministra.
D’altra parte, che questo progetto sia una jattura per Grado, lo dimostra lo stato di degrado in cui versa il cantiere avviato alcuni mesi fa, ed ora in stallo totale, nel comparto Grado 3 o Sacca dei Moreri: più che un cantiere dovrebbe essere un monito a non avventurarsi in ulteriori tentativi di cementificazione che con il rilancio del turismo dell’Isola del sole non hanno nulla a che fare.

Legambiente FVG

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