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L’orto biologico in classe – fase 3

L’orto biologico in classe – fase 3

testata Ortobiologicoinclasse3

{tab=il progetto}

– ISCRIZIONI CHIUSE – 

ATTENZIONE: L’AVVIO DEL CORSO È POSTICIPATO A MARTEDÌ 18 MARZO

Il progetto sviluppa la tematica dell’orticoltura come luogo/tecnica/esperienza di apprendimento multidisciplinare e banco di prova di sostenibilità ambientale, cultura e consapevolezza alimentare. 

Il progetto intende proseguire il percorso formativo iniziato negli anni scolastici precedenti in cui si è creata una proficua rete di scambio tecnico e culturale tra corsisti, relatori, enti, associazioni, scuole, mettendo a disposizione dei corsisti una banca dati scaricabile anche online. I percorsi previsti dal progetto puntano alla progettazione e gestione concreta di un orto didattico nel pieno rispetto della salvaguardia dell’ambiente, del risparmio energetico, della sana alimentazione, della solidarietà e della collaborazione. Il progetto prevede un corso regionale di formazione docenti e attività nelle classi, due percorsi paralleli miranti a realizzare dei laboratori sperimentali di didattica orticola con particolare attenzione quest’anno alle problematiche dei portatori di handicap. 

Tempi. Ambedue le attività partiranno a marzo 2014.

Destinatari. Il progetto coinvolgerà studenti, insegnanti e direttori didattici delle scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, della Regione FVG.

Finalità. Apprendere i principi dell’educazione ambientale e alimentare in un contesto che favorisca il benessere fisico e psicologico di giovani e giovanissimi, imparare a leggere in chiave ecologica le relazioni che legano i membri di una società e a prendersi cura del proprio territorio sono occasioni/azioni preziosissime di formazione pedagogica educativa che Legambiente FVG onlus e gli altri partner del progetto intendono promuovere.

Partner. L’attività verrà realizzata, anche quest’anno, grazie al principale contributo finanziario della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, con l’aggiunto sostegno di Legnolandia e della Cassa rurale e artigiana di Lucinico, Farra e Capriva.

Collaboratori. Legambiente ha ampliato la rete dei contatti utili coinvolgendo associazioni di categoria (AIAB, Aprobio, ecc.), associazioni di volontariato di ambito agronomico (Civiltà contadina, Associazione Biodinamici del Friuli), Università (Dipartimento di scienze agrarie ed ambientali di Udine), istituti scolastici (ISIS Brignoli-Einaudi-Marconi, Ist. Comprensivo “Giacich” di Monfalcone), aziende e fattorie didattiche/sociali.

{tab=Corso formazione docenti}

ATTIVITA’ PREVISTE

Sarà strutturato in 5 incontri (da marzo a maggio), con l’obiettivo di seguire l’iter di un orto scolastico attraverso i lavori stagionali e di progettarne la realizzazione pratica presso le scuole dei corsisti approfondendo in particolare la tecnica dell’orticoltura sinergica. Verranno inoltre trattate l’inclusione degli alunni svantaggiati nella pratica orticola e la partecipazione delle scuole ad esperienze di orticoltura urbana.

Dove. La sede scelta è l’I.S.I.S.“Brignoli-Einaudi-Marconi” di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) e l’annessa Azienda agricola “Brignoli” in cui si svolgeranno lezioni teoriche e laboratori, sia in aula che in esterno. L’istituto, anche fattoria didattica, predisporrà quest’anno appezzamenti di terreno dedicati all’orticoltura.

Il corso sarà organizzato da Legambiente Scuola e Formazione, ente qualificato presso il MIUR per la formazione del personale scolastico (D.M. 177/2000, Direttiva n°90/2003) con rilascio di attestato e agevolazioni sull’orario scolastico come da normativa.

Direttrice del corso. Sonia Kucler

Contenuti del corso. Progettazione dell’orto (studio di  fattibilità, scelta del sito, esame del terreno, obiettivi, calendario degli interventi, risorse umane, forme di risparmio energetico, preventivo economico, ecc.) seguendo la tecnica sinergica/permacultura. Obiettivo ottimale sarebbe coinvolgere l’intero consiglio di classe nella progettazione.
Operazioni colturali mensili: Preparazione del terreno, principali lavorazioni stagionali, bancali, pacciamatura, consociazioni, scelta di piante orticole e frutticole idonee al sito, potature di alberi e arbusti, difesa ecologica delle piante.
Orto e didattica: predisposizione sia di materiali didattici idonei alle diverse tipologie di scuole partecipanti, sia studio di sistemi relazionali tra scuola, alunni, famiglie e società civile – che opportunamente coinvolta riesce così a trasformarsi in comunità educante – per mantenere l’orto vitale su più anni e anche nel tempo estivo.

PROGRAMMA IN ALLEGATO 

SCHEDA DI ADESIONE IN ALLEGATO

{tab=Attività con le classi}

Verrà scelta una classe (o più classi se in corso d’opera otterremo ulteriori finanziamenti) con cui sperimentare la realizzazione di un orto didattico poliennale.

Attività previste. 

Incontri preliminari di programmazione rivolti a insegnanti, direttori didattici ed alle persone coinvolgibili nel progetto (personale ATA, genitori, nonni, consiglio di quartiere, associazioni di volontari, ecc.) per avviare la progettazione dell’intervento (v. punto a) contenuti)

Incontri con la classe – L’esperienza dell’orto quest’anno inizierà in primavera con lezioni ricche di ausili didattici per riconoscere i differenti tipo di terreni, capire la fotosintesi, distinguere e conservare i semi. Seguiranno prove di semina e trapianto in esterno con messa a dimora di specie consumabili a fine anno scolastico e specie che andranno a maturazione a inizio anno scolastico, coinvolgendo personale scolastico e genitori per la routine delle innaffiature estive.

Incontri in esterno (dove possibile) – Alcune lezioni dai propri tutor, docenti ed alunni di scuole che già praticano l’orto didattico. Una lezione presso il Museo della Civiltà contadina più vicino per l’osservazione del percorso storico fatto dal lavoro agricolo, o presso una Fattoria didattica/sociale.

Monte ore totale. Si prevedono minimo una ventina di ore (concordabili) di lavoro tra teorico e pratico per classe.

Tempi di realizzazione. Da marzo a giugno 2014

Supporto logistico e predisposizione di materiali audiovisivi e informativi: Legambiente FVG

Modalità di partecipazione. Per ambedue le attività proposte le scuole che intendono partecipare alle iniziative del progetto dovranno inviare la scheda di adesione entro il 28 febbraio 2014 direttamente alla segreteria di Legambiente FVG onlus (fax 0432 295483 o indirizzo email: info@legambientefvg.it)

SCHEDA DI ADESIONE IN ALLEGATO

{tab=MATERIALI 18 MARZO}

Abstract Cristina Boccanegra – Le basi dell’agricoltura sinergica IN ALLEGATO

Bibliografia IN ALLEGATO

{tab=RISULTATI DEL PROGETTO}

foto lavori-1024x768Si è concluso a fine maggio l’orto biologico in classe, terzo anno del progetto di educazione ambientale dedicato a classi e docenti organizzato da Legambiente FVG con il contributo della Fondazione Carigo e il sostegno attivo del volontariato. Un collaudato intreccio tra corsi per insegnanti e attività nelle scuole con i più piccoli (infanzia ed elementari) a costruire bancali sinergici sotto la guida di esperti orticoltori ed ecologisti coordinati da Sonia Kucler, ideatrice del progetto.

Positivo il bilancio degli incontri pomeridiani del corso di formazione, cinque appuntamenti tra marzo e maggio 2014, tenuti presso l’Isis Brignoli-Einaudi-Marconi di Gradisca d’Isonzo, che hanno consentito agli insegnanti delle scuole provinciali e regionali, sia pubbliche che private, di acquisire sufficienti nozioni ed esperienze per organizzare autonomamente un orto naturale nella propria scuola che metta in moto una catena virtuosa tra alunni, genitori, scuola ed territorio. 

Diffondere interesse per l’ecologia e l’orticoltura naturale è un atto di coerenza importante per associazioni che fanno della sostenibilità ambientale, della consapevolezza alimentare e della tutela del territorio la propria bandiera.
Dopo due anni di sperimentazione tecnica e didattica la curatrice del progetto ha scelto la pratica sinergica per risolvere i problemi dell’orto scolastico in cui le condizioni di insuccesso risiedono per lo più nella difettosa gestione estiva, mentre le aiole sinergiche rialzate durano parecchi anni, consentono minore manutenzione, sono più resistenti alle diverse temperature stagionali proprio per il “cappottino” di paglia che le ricopre. La tecnica sinergica infatti lavora con le dinamiche di fertilità naturali del suolo, che migliora e poi mantiene la sua fertilità se un certo numero di piante vengono piantate densamente in esso e se si usa la pacciamatura per “imitare” lo strato di foglie e compost che si forma spontaneamente in natura.

Più semplicemente l’obiettivo principale è riuscire a formare insegnanti più preparati e bambini più sani e felici.
Una cinquantina gli iscritti al corso di formazione sull’orticoltura che hanno partecipato anche a prove pratiche di preparazione del terreno, concimazione organica, semina di varietà primaverili ed estive sia in serra che in pieno campo su un terreno messo a disposizione dal dirigente didattico dell’Isis Brignoli-Einaudi-Marconi, Marco Fragiacomo. Quest’anno le attività pratiche del corso si sono svolte in collaborazione con l’Associazione Civiltà contadina ed in particolare con Cristina Boccanegra, esperta orticoltrice. Ricordiamo l’apporto dato al corso dalla facoltà di agraria dell’Università di Udine, con una lezione di Gemini Delle Vedove, dalla fattoria sociali Molin Novacco di Cervignano del Friuli, dall’Agenda 21 del Comune di Udine e dalle maestre delle scuole dell’infanzia di Udine relativamente a un progetto di orto urbano ad uso scolastico. Costante la collaborazione con i tecnici dell’azienda agricola Brignoli.
A chiusura di ciascun incontro si è svolta la parte dedicata alla didattica con esercitazioni sul come declinare organizzazione, progettazione e tecniche orticole a livello di bambino che nell’orto può osservare le stagioni, fare esperienza personale delle condizioni del tempo, della terra, delle piante e degli animali.

Il corso si è concluso il 22 maggio scorso con una visita a due realtà esemplari in campo orticolo: l’orto sinergico “La Grande madre” di Aquileia e la complessa realtà imprenditoriale e assistenziale di Molin Novacco dove coltivazioni orticole, frutticole e cerealicole biologiche si intrecciano all’allevamento e alla salvaguardia di specie ovi-caprine in via d’estinzione, animali da cortile e asini.
Il progetto ha inoltre dato l’avvio questa primavera a tre orti didattici sinergici, rispettivamente alla scuola materna di Fossalon e di Aiello Del Friuli e nella elementare Di Villa Vicentina. In queste realtà periferiche dove la tradizione contadina è ancora viva si riesce con successo a programmare una didattica antica, ma tornata utile in tempo di crisi economico-ambientale, come quella dell’orto naturale o perlomeno senza veleni. Si realizza a patto di avere la spinta al cambiamento di insegnanti e dirigenti scolastiche motivate, di genitori attivi e responsabili, di amministratori locali illuminati. Diamo quindi maggiori occasioni ai bambini di prendersi cura della terra, di sperimenta i tempi della crescita delle piante. Impareranno che l’orto non ha fretta e che ognuno è responsabile delle proprie azioni.

Il progetto ha goduto infine anche del supporto di Legnolandia, nota azienda carnica, che ha donato a due scuole partecipanti al progetto, due vasche da orticoltura.

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