La Foresta del Cansiglio non è in vendita.
La Foresta del Cansiglio non è in vendita, 27° incontro a casera Palantina.
Nonostante la pioggia circa 150 persone hanno partecipato domenica 9 novembre al 27° incontro di alpinisti ed ambientalisti a casera e forcella Palantina in difesa dell’Antica foresta del Cansiglio, a cavallo tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia e tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone. Un incontro ormai tradizionale che si ripete da molti anni ma che ogni volta mette in evidenza i problemi principali ed urgenti dell’area del Cansiglio.
Il messaggio più importante di quest’anno è stato “siamo tutti sindaci del Cansiglio” e buona parte dei partecipanti portava a tracolla una fascia simile a quella dei sindaci, per ribadire l’idea che questa Foresta è un bene comune, un patrimonio di tutta la comunità sia veneta che friulana, sia naturalistico che anche storico. La regione veneto ha istituito un tavolo di concertazione con i sindaci dei comuni che gravitano sul Cansiglio per discutere azioni comuni; l’iniziativa è di per se positiva ma non si capisce perché da questo tavolo siano escluse le associazioni ambientaliste, visto che sono portatrici di interessi diffusi e rappresentano due comunità regionali di 7 milioni di abitanti, non piccoli comuni di poche migliaia di persone. Le associazioni ambientaliste presenti (Mountain Wilderness, CAI, Legambiente, WWF, Lipu, LAC e Terraè) chiedono di poter essere presenti al tavolo di concertazione, assieme ai sindaci, non ci possono né cui devono escludere, ecco il motivo della fascia tricolore sulle spalle di molti partecipanti.
SI è inoltre ripetuto la incompatibilità di qualsiasi collegamento tra Colindes e Piancavallo con impianti per lo sci da discesa, anche di piccole dimensioni. A questo proposito si è inoltre espressa una forte perplessità per alcuni nuovi interventi: a Piancavallo si sono spesi altri 700.000 € per un nuovo bacino d’acqua, appena realizzato, per la neve artificiale, al Comunità Pedemontana del Friuli sta proponendo una pista ciclabile per collegare l’Alpago con Pian Cavallo attraverso Forcella Palantina, idea a cui opporsi con decisione poiché già esistono strade forestali per il mountain bike (Cansiglio, Candaglia, dorsale), ed inoltre un no deciso è stato dato al progetto dei comuni di Budoia ed Aviano di asfaltare, anche se a stralci, tutta la dorsale dal Gaiardin al Pian Cavallo, quest’ultima una strada forestale in sterrato che dovrebbe restare chiusa, invece è percorribile e che l’asfaltatura renderebbe molto più facile da percorrere: la dorsale è una zona estremamente delicata, molto importante per la fauna, vi sono stati segnalati parecchi transiti di orso e, anche se la notizia non è stata ancora confermata ufficialmente, sarebbero già stati sentiti e visti dei lupi.
Altro tema trattato durante l’incontro è stato quello della vendita dei beni demaniali, infatti la regione Veneto aveva più volte espresso l’intenzione di porre in vendita ad esempio il campo da golf, l’hotel san Marco e altro in Cansiglio. Da poco la regione ha comunicato di aver stralciato dall’elenco dei beni vendibili queste parti di Cansiglio, ma lasciando aperta la porta alla possibilità di cedere il San Marco. Le associazioni presenti hanno ribadito che il San Marco non va demolito ma recuperato, possibilmente per il turismo famigliare e naturalistico (educazione ambientale) in Cansiglio non serve un hotel di superlusso, riservato solo a turisti molto facoltosi e finalizzato solo a far cassa, ma può essere una struttura importante per far conoscere i valori naturalistici della Foresta. Si è inoltre ricordato che ormai da anni le associazioni ambientaliste chiedono che il Cansiglio diventi una Riserva Naturale Regionale e che si percorra l’iter per il riconoscimento UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità.
Mountain Wilderness, CAI, WWF, Legambiente, LIPU, LAC e Terraè.