Un commento al referendum sull’Autodromo a Mortegliano
PISTA: PROGETTO DI USO PUBBLICO A PARCO
Il risultato del referendum consultivo del 15 marzo a Mortegliano per la costruzione di un autodromo a nord di Lavariano ha dato un esito che al sindaco e ai promotori dell’autodromo è parso subito positivo ma non è così.
Il referendum, secondo il regolamento, per risultare valido doveva vedere al voto il 50% più uno degli aventi diritto, globalmente invece ha votato solo il 40,4% di essi. A Chiasiellis hanno votato meno del 30% e a Mortegliano il 36%, solo a Lavariano, il paese direttamente interessato, quello dove è stato più intenso e acceso il confronto fra favorevoli e contrari, hanno votato oltre il 74% degli elettori iscritti e il risultato di Lavariano è stato veramente sorprendente: 283 a 283, parità.
Data la colorazione diversa delle schede per per gli elettori di più e di meno di 50 anni si è registrata inoltre una netta prevalenza dei contrari fra gli elettori giovani e una altrettanto netta prevalenza dei favorevoli fra gli elettori più anziani.
Questo dato è significativo per chi volesse sapere qual’è l’orientamento dell’elettorato di Lavariano fra i possibili utilizzatori o spettatori dell’autodromo, se il sindaco dice di avere l’assenso dei suoi cittadini si sbaglia di grosso.
Se proprio vorrà tenere conto del voto dei maggiori interessati dovrà scartare i dati di Chiasiellis e di Mortegliano, in maggior parte favorevoli, ma insufficienti potremmo dire “per mancanza del numero legale”, e considerare che a Lavariano i giovani proprio non vogliono l’autodromo.
Nell’elaborazione grafica dello studio di architettura QRZ di Udine del progetto di parco proposto dai contrari all’autodromo. La ex pista di Lavarano, trasformata in parco, rimarrebbe pubblica, aperta a svago, tempo libero, manifestazioni e conserverebbe la testimonianza del suo passato storico.