Continua la caccia in anarchia. Anche il Consiglio di Stato lo consente.
Legambiente FVG, LIPU, LAC
RIASSUNTO DELLE PUNTANTE PRECEDENTI:
1) LA REGIONE FVG AUTORIZZA LA CACCIA (PUR IN PIENA ANARCHIA)
2) IL TAR COSTRINGE LA REGIONE FVG A SOSPENDERE LA CACCIA
3) IL CONSIGLIO DI STATO ANNULLA LA DECISIONE DEL TAR
comunicato stampa congiunto, 15 gennaio 2016
Non commentiamo nel dettaglio la stringata ordinanza con cui il Consiglio di Stato ieri ha annullato la decisione del TAR del Friuli Venezia Giulia che aveva sospeso l’atto con cui la Regione aveva autorizzato la caccia.
Ci limitiamo a riportarne la frase con cui l’organo giurisdizionale motiva la decisione, rilevando che: “dalla sospensione dell’efficacia dell’atto d’indirizzo impugnato pare conseguire un vuoto normativo contrario all’interesse pubblico sotteso alla regolamentazione dell’attività venatoria”. (in allegato l’atto completo)
Il Consiglio di Stato non ha dunque voluto o potuto valutare le gravissime inadempienze e carenze in cui la caccia si sta svolgendo nel Friuli Venezia Giulia, ipotizzando ( “pare conseguire” .. ) che la cancellazione dell’atto della Regione non producesse il blocco dell’attività venatoria ma la sua liberalizzazione, eliminando qualsiasi regola. Lasciamo all’opinione pubblica le valutazioni del caso.
Il percorso intrapreso dalla associazioni ambientaliste per riportare il Friuli Venezia Giulia nella legalità e legittimità in questa materia continuerà e si intensificherà. Altri ricorsi, sia agli organi di giustizia nazionali che comunitari, sono in corso di definizione. Nei prossimi giorni verrà inoltre divulgato un dossier che elencherà le gravi inadempienze del Friuli Venezia Giulia in materia di tutela della fauna selvatica e regolamentazione dell’attività venatoria. E’ giusto infatti che i cittadini siano al corrente di come questa Regione gestisce la fauna selvatica, definita per legge “patrimonio indisponibile dello Stato, tutelato nell’interesse della Comunità nazionale ed internazionale”.