Bene lo stop al centro golfistico, ma altri progetti impattanti in vista
amentoUdine, 2 febbraio 2016
BENE LO STOP AL CENTRO GOLFISTICO, MA ALTRI PROGETTI IMPATTANTI IN VISTA
Legambiente coglie con favore l’arresto del progetto per il centro golfistico internazionale di Castions di Strada-Bicinicco. Un’opera contestata fin da subito per le scarse argomentazioni che ne stanno alla base e per i cambiamenti che apporterebbe al territorio. Ricordiamo alcuni numeri tanto per fare capire di cosa si sta parlando:
110 ettari di superficie, 27 buche, un albergo da 300 posti, e 340 residenze per un totale di oltre 200mila metri cubi di edificato! Dall’analisi del progetto si evincerebbe che il golf, dotato anche di un’area commerciale da 1 ettaro, vivrebbe di vita propria quindi slegato sostanzialmente dal territorio a cui invece dovrebbe, secondo i proponenti, portare vantaggi. Va anche rimarcato però che lo stop non è arrivato perché i due Comuni hanno cambiato idea, ma perché il privato interessato non ha presentato, nei termini previsti dai regolamenti comunali, la documentazione necessaria. L’iter potrebbe quindi teoricamente ripartire in futuro.
Su questo Legambiente ricorda che vi sono altri progetti impattanti “in cerca di casa”, fra cui un potenziale concorrente, il “Golf Club e Marina” del Tagliamento sempre con 27 buche, un autodromo da 30 ettari a Mortegliano, quello più piccolo di Premariacco, le opere del collegamento sciistico di Passo Pramollo, il tutto senza citare i vari centri commerciali in cerca di ampliamenti.
Su questo va rimarcato che a oggi manca una strategia complessiva per la pianificazione del territorio regionale, ferma al PURG del 1978.
Si confida che assieme al Piano Paesaggistico Regionale si affianchi in tempi molto rapidi un nuovo piano territoriale che limiti il consumo di suolo e che integri anche le competenze delle nuove Unioni Territoriali Intercomunali che dovrebbero assumere parte delle competenze di pianificazione oggi dei comuni.
Si chiede che al Piano Paesaggistico, la Regione affianchi in tempi molto rapidi un nuovo Piano di governo del territorio che blocchi il consumo di suolo privilegiando il recupero e la rigenerazione delle aree dismesse e al tempo stesso dispieghi, a livello di area vasta, attraverso specifici progetti di territorio, un’ipotesi innovativa di sviluppo economico e della qualità della vita della comunità regionale.