Costituzione Gruppo “Contadini creativi”
Udine, 3 aprile 2016
Costituzione Gruppo “Contadini creativi”
Domenica 3 aprile si è costituito il Gruppo “Contadini creativi” del Circolo Legambiente di Udine; è il risultato di un percorso biennale dove si è riflettuto, con esperti del settore, sul futuro del mondo agricolo Friulano.
In questo periodo di crisi globale, la mancanza di lavoro porta a riscoprire la terra: la sua coltivazione può essere un’occasione e uno stimolo a produrre alimenti e a dar vita a una reddituale filiera agroalimentare in modo sinergico con realtà già presenti e attive sul territorio locale.
Il gruppo si propone di dibattere questi temi, di divulgare i documenti, approvati dal Direttivo del Circolo Legambiente di Udine lo scorso mese, “Produrre dove si consuma – Dall’energia al cibo, nuove prospettive di consumo” e “Come creare un’economia agricola sostenibile”.
Inoltre si vuole creare una rete tra le varie realtà presenti sul territorio, recuperare le sementi antiche, proseguire con il progetto “Adotta una pecora” che ha avuto un successo inaspettato e avviare a Colugna (circa 3.000 mq) un “Orto collettivo” come luogo di sperimentazione, di conoscenza, di scambio di informazioni/esperienze, di condivisione di momenti e sudori nei fine settimana in allegria tra amanti/appassionati di coltivazioni orticole in modo sostenibile.
{tab=ALCUNE RIFLESSIONI PER COLTIVARE UN FUTURO SOSTENIBILE}
Udine, 6 settembre 2014
Produrre dove si consuma – Dall’energia al cibo, nuove prospettive di consumo
L’autoproduzione di energia e il successo dei consumi a km.0 aprono nuovi settori e nuove sfide
Negli ultimi decenni le reti di distribuzione non sono cambiate, sono ancora unidirezionali, cioè da un centro si ramifica un percorso a senso unico che va dal produttore al consumatore. Le reti che conosciamo si sono sviluppate a partire da un’offerta totalmente prevedibile e una domanda che si genera a partire da questa. Energia e grande distribuzione alimentare si assomigliano per l’organizzazione attuale e per le prospettive di trasformazione. Con l’affermarsi dell’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile e il successo dei consumi a km.0, si apre un contesto completamente nuovo, perché i sistemi di distribuzione rigidamente unidirezionali non sono in grado di assorbire la produzione diffusa. In particolare nei due settori si pone un problema di stabilità di fornitura da raggiungere attraverso una reale integrazione di tutte le produzioni diffuse. A livello locale si dovrà connettere in modo capillare produttori e consumatori, mentre a livello globale si dovranno ricercare le compensazioni alle carenze locali. Infatti sole, vento, clima condizionano le produzioni locali, le espongono agli eccessi imprevedibili sia di cali di produzione che di iperproduzione da assorbire in qualche modo. Ma se in un luogo si produce meno è probabile che in un altro luogo si produca troppo e dunque lo sviluppo di nuove reti multidirezionali potrà mettere in relazione territori diversi con popolazioni disposte a scambi alla pari.
{tab=COME CREARE UN’ECONOMIA AGRICOLA SOSTENIBILE}
Udine, 16 gennaio 2016
Come creare un’economia agricola sostenibile
Nell’incontro sono stati raccolti una serie di spunti e identificati tre soggetti coinvolti, i consumatori, i produttori e i rivenditori, ciascuno è chiamato a costruire il nuovo spazio di relazione in cui questi tre soggetti si possano incontrare e interagire. Si sente spesso parlare di cambio di paradigma, cioè la necessità di modificare i propri stili di vita, modi di pensare e agire legati alla società dei consumi. Questo cambio coinvolge tutti, se il consumatore impara a non pretendere prodotti fuori stagione il produttore dovrà imparare a fornire i suoi prodotti per rispondere al meglio alle esigenze del consumatore, non esiste una
logica prendere o lasciare per nessuno dei tre soggetti.
Dalla parte dei consumatori
maggiore consapevolezza sulla qualità di ciò che si mangia;
richiesta di prodotti freschi a km 0;
necessità di riorientare i propri consumi su prodotti stagionali con campagne formative;
necessità di riorganizzare tempi e modi della propria spesa con campagne formative;
disponibilità a investire in cibo, cioè pre-acquistare i prodotti e ritirarli una volta raccolti trasformati stagionati ecc.
Dalla parte dei produttori
garanzia sulla provenienza dei prodotti e sulla loro freschezza;
tracciabilità e possibilità per i clienti di verificare personalmente in azienda con visite;
necessità di autocontrollo, un eventuale scandalo per prodotti vecchi e contraffatti crea un danno a tutti i contadini venditori;
raccontare i prodotti (storia tradizioni leggende usi ecc.)
affinare e stagionare i prodotti anche grazie alla prevendita
Dalla parte dei rivenditori
rifornirsi localmente
ridurre al minimo gli sprechi (contenendo così i costi)
diventare un hub di prenotazione e distribuzione di prodotti
distribuire prodotti che per le loro caratteristiche non sono prodotti localmente come ad esempio gli agrumi o l’olio
garantendo però le caratteristiche di freschezza e qualità
In collaborazione con Andrea Trincardi – architetto ecodesigner – Udine – e-mail: info@architetturaleggera.it
{tab=CONTATTI}
A tale progetto si può ancora aderire contattando il referente Marino Visintini cell. 389 8066350 o inviando una richiesta a udine@legambientefvg.it
Sono allo studio metodiche per la verifica di fattibilità di altre iniziative.
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