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Le proposte di Legambiente per far decollare la Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa

Le proposte di Legambiente per far decollare la Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa

1496310514 tmp sablici20 minLegambiente del FVG, insieme al circolo “Ignazio Zanutto di Monfalcone, ha presentato un “Decalogo” di richieste all’Amministrazione regionale, al termine dell’incontro “I Laghi carsici, tra evoluzione naturale e necessità di gestione”, organizzato sabato scorso al Centro visite “Gradina” di Doberdò del Lago.

Il sollecito è rivolto anche ai tre Comuni che andranno a costituire l’”Organo gestore” della Riserva: Doberdò del Lago, Ronchi dei Legionari e Monfalcone.  

Dopo gli onori di casa da parte del Sindaco, Fabio Vizintin, e la presentazione del progetto triennale sulle “Zone umide”, da parte di Gloria Catto, della Segreteria regionale di Legambiente, si è entrati nel vivo degli interventi: Luca Zini, del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste, ha affrontato il complesso argomento dell’idrogeologia del Carso, ponendo l’accento sulla vulnerabilità dell’intero sistema acquifero sotterraneo, ripercorrendo fasi del recente passato, in cui un grande mulino, abbattuto per fare posto all’autostrada, aveva anche funzione di regimentare le acque, mantenendo più alto il livello sia nel lago di Pietrarossa che in quello di Doberdò.

Miris Castello, del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, ha illustrato le preziose caratteristiche ecologiche del sistema dei laghi carsici (Doberdò, Pietrarossa, Mucille e Sablici), affrontando le problematiche che ne minacciano la sopravvivenza, in particolare del Lago di Doberdò: dal progressivo interramento (la vegetazione acquatica occupava 5,2 ha nel 1967 e solo 1,6 ha nel 2015), all’invasione di specie aliene, importate dall’uomo, causa di forte impatto sugli habitat e minaccia per le specie autoctone, alla mancanza di gestione di un patrimonio di grande valore dal punto di vista della biodiversità.
Pierpaolo Merluzzi, naturalista e guida nelle due splendide visite al Lago di Doberdò di sabato pomeriggio e alla Palude di Sablici di domenica mattina, ha illustrato le possibili strategie di intervento gestionale per garantire la conservazione dei laghi carsici: dagli interventi ordinari (asporto della canna per impedire l’interramento del lago, controllo delle aliene, ecc.), ad interventi di gestione straordinaria (realizzazione di minime opere idrauliche, movimenti terra, ripristino di rii, ecc.), al censimento delle proprietà, fino alla previsione dei necessari monitoraggi ambientali.
L’intervento del Sindaco di Doberdò, Fabio Vizintin, ha messo in luce la determinazione a raggiungere a breve l’obiettivo di costituzione formale dell’organo gestore insieme ai Comuni di Monfalcone e Ronchi dei Legionari, oltre alla necessità di garantire investimenti pubblici adeguati.
Pierpaolo Zanchetta, del Servizio Paesaggio e Biodiversità della Regione, ha spiegato il Ruolo della Regione nella tutela del patrimonio carsico, illustrando l’evoluzione della stesura del Piano paesaggistico Regionale e della Rete ecologica del Friuli Venezia Giulia, confermando la volontà della Regione a definire ed approvare il Piano di Gestione della Riserva.
Stefano Sponza, Biologo di Legambiente, prima di lasciare spazio alle conclusioni e alle risposte ai quesiti posti dall’associazione all’Assessore regionale all’Ambiente Sara Vito, ha riassunto ed approfondito le proposte contenute nel decalogo:

  1. Necessità di un intervento della Regione per individuare ed attivare l’Organo gestore della Riserva Naturale Regionale
  2. Predisposizione di un piano di intervento con definizione della/e strategia/e da perseguire e degli strumenti di finanziamento
  3. Analisi dell’idrodinamica del sistema dei laghi carsici
  4. Monitoraggio qualitativo dello stato dei laghi carsici
  5. Verifica idrologica sulla possibilità di ripristinare la soglia al livello di Sablici/Pietrarossa per mantenere, almeno in estate e all’occorrenza, un livello d’acqua più elevato nel lago di Doberdò
  6. Riduzione del problema di interramento tramite controllo della biomassa vegetale
  7. Lotta alle specie vegetali invasive con un programma di interventi regolari
  8. Conduzione di periodici interventi di eradicazione/controllo e limitazione delle specie vegetali aliene maggiormente impattanti
  9. Risistemazione della sentieristica e cartellonistica per valorizzare e potenziare l’attrattività della zona dal punto di vista didattico-naturalistico e turistico nel rispetto delle peculiarità ambientali
  10. Verificare lo stato della struttura del Paludario e valutare l’ipotesi di un suo abbattimento

Nell’intervento conclusivo, l’Assessore Vito, ha garantito l’interesse della Regione nel procedere rapidamente alla costituzione dell’Organo gestore e nel successivo Piano di Gestione della Riserva, manifestando interesse alle proposte di Legambiente, impegnandosi, insieme alla titolare dell’assessorato alle Infrastrutture e Territorio, l’Assessore Mariagrazia Santoro, a giungere al più presto a garantire per la Riserva dei Laghi carsici di Doberdò e Pietrarossa le forme di tutela e di gestione necessarie.

 

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