“NO” ALLA RIAPERTURA DEL TRAFFICO – evento e petizione
Legambiente Udine e FVG aderiscono ed invitano ad aderire alla petizione “Udine: No alla riapertura di via Mercatovecchio alle auto” e a diffondere l’iniziativa proposta da Fiab!
sulla piattaforma on-line change.org è stata lanaciata una petizione al Sindaco di Udine per evitare la riapertura di via Mercatovecchio alle auto private! Firmate e fate firmare a questo link:
… dobbiamo raggiungere 7.500 firme!
Inoltre è stata organizzata da Fiab Udinese una passeggiata passeggiata collettiva lungo le vie interessate dalla riapertura del traffico con le nostre biciclette, i nostri passeggini, i nostri monopattini, le nostre scarpe, e facciamo sentire la nostra voce!
MARTEDI 31 LUGLIO ore 18.00 RITROVO in Piazzetta S. Cristoforo
VIA MERCATOVECCHIO E IL CENTRO STORICO DI UDINE NON DEVONO RIAPRIRE ALLE AUTO!
La nuova giunta comunale di Udine, su impulso di una minoranza di commercianti, ha deciso di riaprire via Mercatovecchio e alcune strade adiacenti al traffico privato motorizzato a partire dal 1° agosto, “per un periodo sperimentale di sei mesi“. È una decisione che accontenta un piccolo numero di commercianti che ancora non si rendono conto che un centro storico ciclo-pedonale fa rivivere il commercio e le attività economiche. Come è possibile ignorare che le vie più vivaci ed attraenti della nostra città sono proprio quelle pedonali? È una decisione aberrante, perché, se di declino del commercio in centro storico si può parlare, le causa non è certo riconducibile alle attuali (blande e spesso ignorate) restrizioni al traffico. È una decisione che penalizza tutto il resto della popolazione e una serie di istanze e principi che a nostro parere meritano invece rispetto. È una decisione pericolosa per la salute pubblica, perché riaprire alle auto significa portare ovunque rumore, inquinamento chimico e acustico, rischio di incidenti. È una decisione anti-storica e che copre di ridicolo la nostra città: tutti i centri storici d’Europa (da Amsterdam a Palermo) fanno a gara nell’ampliare le zone libere dal traffico, mentre Udine vuole tornare indietro. È una decisione anti-economica, perché allontana dal nostro centro storico non soltanto i residenti, ma anche i turisti, che ora frequentano caffè e ristoranti. È una decisione che condanna la città ad un rapido e inesorabile declino, che si riper-cuoterà anche su quelle categorie che ora la difendono.