Il teleriscaldamento di Udine tra le buone pratiche di Ecosistema Urbano
Per la realizzazione del dossier” Ecosistema Urbano” Legambiente, a febbraio, chiese ai circoli del FVG di segnalare eventuali buone pratiche urbane presenti nei capoluoghi di provincia della nostra regione.
Il circolo Laura Conti, su input del tesoriere Bruna Cappellaro, segnalò come esempio virtuoso finalizzato alla riduzione dell’ inquinamento urbano e del risparmio energetico, l’estensione della rete di teleriscaldamento a tre scuole superiori della città: l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Malignani, il liceo Scientifico Statale Marinelli e l’Istituto Tecnico Zanon.
Queste scuole ospitano complessivamente circa 6.000 studenti e rappresentano ,nel loro insieme l’utenza più “energivora” attualmente allacciata alla rete di teleriscaldamento ;infatti, a fronte di una potenza impegnata di 9,5 MW presentano una previsione di fabbisogno di circa 5.000 MWh/anno di energia termica (pari a circa il 20% dell’energia complessivamente richiesta dalle utenze allacciate alla rete).
Il progetto del teleriscaldamento è nato da uno studio realizzato dall’Università di Udine, e dal successivo accordo di programma tra l’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Santa Maria della Misericordia”, l’Università degli Studi di Udine e il Comune di Udine.
La rete di teleriscaldamento di Udine, con una potenza allacciata di circa 40 MW e un fabbisogno termico di circa 25.000 Mwh/anno per un totale di circa 10 Km, offre significativi vantaggi in termini di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale considerato che le 8.400 ton/anno di CO2 risparmiata consentono di compensare le emissioni prodotte da oltre 4.600 automobili Euro 6, con una percorrenza media di 15.000 Km/anno. Si tratta di un intervento importante per l’ambiente che a regime equivarrà, in termini di abbattimento della Co2, alla piantumazione di 400 mila nuovi alberi.
Il presidente
Carlo Gabriele Chiopris