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Guerra alla plastica

Francesco Mastroianni, socio del circolo, desidera ringraziare i volontari che hanno partecipato a “Puliamo il Mondo” e l’Amministrazione Comunale di Lignano sensibile al problema dell’inquinamento del mare e della cura del territorio, in particolare delle spiagge. Inoltre, avendo partecipato ad un convegno organizzato dal CNR desidera condividere con tutti noi quanto ha ascoltato sull’ urgenza di dichiarare guerra alla plastica.

“Ogni anno ,nel mondo, si producono 322 milioni di tonnellate di plastica che per la maggior parte finisce negli oceani. La plastica rappresenta l’ 85%dei rifiuti marini. Con questi ritmi, dal 2050, potrebbe superare la quantità’ di pesci nei mari. L’obbiettivo della U.E. è rendere riciclabili o riutilizzabili, entro il 2030, tutti gli imballaggi immessi nel mercato. Inoltre si punta a riciclare almeno il 50% dei rifiuti plastici generati nel nostro continente dando cosi una seconda vita, in forma di prodotto, ai materiali raccolti. Si parla di almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata che a partire del 2025 dovranno trovare una collocazione sul mercato. Attualmente , nell’Unione Europea, viene riciclato meno del 40% degli imballaggi, il 15% a livello mondiale. In Italia raggiungiamo il 43% ma ci sono gravi emergenze in mare, a cominciare dall’ arcipelago toscano dove il CNR ha isolato il più imponente vortice di microplastiche del Mediterraneo occidentale con picchi di concentrazione pari a 10 chilogrammi per chilometro quadrato, senza contare che tanti chilometri di litorale, più di 500 spiagge della nostra penisola, sono stati ripulite dai volontari di Legambiente.
Dall’inizio dell’ anno la U.E. ha proposto nuove norme per l ‘usa-e-getta di plastica, vietando entro due anni dal varo della direttiva la vendita di: bastoncini cotonati, posate, cannucce, mescolatori per bevande, aste di palloncini per la quale già esistono varie alternative. per i contenitori di bevande. Entro tre anni per le bevande saranno ammessi soltanto contenitori di plastica con tappi e coperchi agganciati. Infine entro il 2025 gli stati membri dovranno raccogliere annualmente il 90% di bottiglie di plastica monouso immesse sul mercato. Secondo le stime, l’economia perde il 95% del valore del materiale plastico da imballaggio (ossia tra 70 e 105 miliardi di euro l’anno) dopo un ciclo di primo utilizzo molto breve. Inoltre la produzione di plastica e l’incenerimento dei rifiuti di plastica generano complessivamente circa 400 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.”

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