Il bosco in città come azione di contrasto al cambiamento climatico
Lunedì 23 giugno una delegazione del Circolo Laura Conti è stata ricevuta dal Sindaco di Udine Pietro Fontanini, accompagnato dal Vicesindaco e Assessore alla mobilità e lavori pubblici Loris Michelini e dall’Assessore all’ambiente Silvana Olivotto. L’incontro, richiesto dal Circolo per presentare l’idea finalizzata alla realizzazione di interventi di forestazione urbana, si è aperto con un accenno sul progettato intervento sul verde del Castello che nello scorso aprile aveva sollevato molte opposizioni e la raccolta di migliaia di firme contrarie ai lavori. A tal proposito abbiamo sostenuto di non essere contrari agli interventi di manutenzione del verde urbano comprendendo in ciò anche progressive sostituzioni delle piante vetuste e/o pericolose (un albero è un essere vivente) a condizione che non si proceda a tagli drastici che azzerano o mutilano gravemente le strutture arboree presenti nel contesto cittadino che fanno parte del paesaggio urbano e pertanto rivestono un’essenziale rilievo di carattere storico e sociale.
Come associazione abbiamo colto l’opportunità dell’incontro per evidenziare ancora una volta, in particolare dopo l’emergenza pandemica, l’importanza strategica del verde urbano sia in termini di protezione del clima e dell’ambiente che di salute e benessere per i cittadini e per ribadire la disponibilità per l’avvio di una discussione e di un confronto, che riteniamo non procrastinabile, allargati alle altre associazioni cittadine interessate, in merito alla predisposizione di un “Piano generale di gestione del verde” al fine di evitare le conflittualità che si generano a seguito della realizzazione dei singoli interventi.
Successivamente abbiamo illustrato l’ipotesi progettuale per la realizzazione di complessi forestali nel territorio comunale. L’idea che proponiamo è quella di realizzare un sistema forestale all’interno (boschi urbani e periurbani) ed all’esterno (cintura verde) del tessuto urbano della città; tale sistema non si configura come parco urbano tradizionalmente inteso, che svolge una funzione prevalentemente ricreativa, ma come complesso boschivo vero e proprio, che riesce a svolgere al massimo grado i “servizi ecosistemici” che gli sono propri sia a favore del miglioramento della qualità ecologica/ambientale della città che della salute pubblica (es. riduzione dell’inquinamento dell’aria, miglioramento del clima e riduzione dei gas climalteranti, riduzione dell’erosione idrica del rischio idrogeologico, miglioramento del valore paesaggistico e della biodiversità delle aree urbane).
Il progetto di forestazione potrebbe essere inserito in una delle misure finanziate dai fondi europei e dovrà vedere la concreta partecipazione dei proprietari dei fondi laddove non si potranno utilizzare i terreni di proprietà comunale. Abbiamo quindi illustrato schematicamente il percorso progettuale che si svilupperà attraverso l’individuazione preliminare, tramite gli strumenti urbanistici vigenti, delle aree pubbliche e private da rimboschire (es. aree dismesse o degradate come ex discariche o ex sedimi ferroviari; complessi produttivi dismessi/abbandonati; aree agricole abbandonate e/o periurbane); la verifica delle disponibilità fondiarie; la valutazione giuridica e legislativa per individuare gli strumenti amministrativi – es consorzi boschivi, ecc.. – con i quali rendere disponibili le aree individuate agli interventi previsti; e naturalmente la ricerca delle fonti finanziarie.
A tale proposito, Legambiente accoglie positivamente la notizia che l’Amministrazione Comunale udinese ha dato avvio al progetto di recupero dell’area dell’ex Caserma Piave con la creazione di un bosco urbano e si dichiara disponibile ad una fattiva collaborazione mettendo a disposizione i propri esperti con l’obiettivo di rendere questo primo progetto un esempio virtuoso da seguire anche in altri contesti cittadini. Il Presidente del Circolo Laura Conti sottolinea che la proposta del “Bosco in città” avanzata dall’Associazione richiede una programmazione di medio-lungo periodo e la necessaria regia da parte dell’Amministrazione Comunale, pertanto l’intervento nell’ex Caserma Piave va visto come una prima esperienza che fa da apripista allo sviluppo di una progettualità ampia e socialmente partecipata di forestazione dell’intero sistema urbano cittadino e non solo.
Una progettualità che Legambiente auspica si possa realizzare per contribuire al miglioramento della resilienza dell’ecosistema urbano udinese nel suo complesso costituendo, di fatto, una sostanziale e concreta azione di contrasto al cambiamento climatico.
Circolo Laura Conti