Il Giardino di Guardiella: un’occasione perduta?
Legambiente invita il Comune a valorizzare le proposte più ampie elaborate grazie alla Circoscrizione e basate sulla progettazione partecipata.
Siamo perplessi: lunedì l’Assessore Elisa Lodi ha presentato ai giornalisti il progetto di risanamento del “giardino di Guardiella”, risalente alla Giunta Cosolini, cui l’Amministrazione ha dato avvio la scorsa settimana. In questi anni Legambiente aveva più volte evidenziato alcune criticità di quel progetto, fino a elaborare una Progettazione partecipata sostenuta dalla Sesta Circoscrizione e in parte finanziata dallo stesso Comune.
Il risultato, che a breve sarà presentato pubblicamente, delinea tre ipotesi di possibile rivalutazione e rimessa in sicurezza del giardino, considerandolo però elemento centrale di un insieme “verde” ben più articolato. Sono giunte infatti dai diretti interessati, che “vivono” quella realtà, proposte ben più interessanti e complessive, più efficaci, alcune più economiche, che andrebbero valutate con debita attenzione.
La Presidente della Circoscrizione ne aveva già anticipato una sintesi agli uffici comunali; evidentemente, quel che chiedono gli abitanti di San Giovanni e le proposte di chi, come Legambiente, difende con passione e responsabilità il verde cittadino, non sono considerati importanti da chi li dovrebbe rappresentare.
Speriamo almeno che questo intervento sia da ritenere quale inizio di una sistemazione armonica, che vede in quel giardino, coordinato col verde circostante (le aree di Rotonda e Circoscrizione), la naturale base di partenza per le visite al Parco del Farneto.
Sarà comunque nostra cura analizzare i dettagli del progetto per verificarne la coerenza con le normative di difesa e valorizzazione del verde urbano, elemento sempre più importante, se non vitale, del vivere cittadino.