Osservazioni alla variante 78 Gemona – Le criticità
La superficie forestale rappresenta oggi la più estesa e strategica infrastruttura verde del Paese che in Regione occupa il 40% della superficie per la funzione insostituibile che essa svolge nella difesa del suolo, nella regolazione climatica, nello stoccaggio di carbonio, nella conservazione della biodiversità e nella produzione della biomassa legnosa.
Essa costituisce anche, come recita il nuovo Testo Unico Forestale (TUF), parte preponderante del nostro capitale naturale, un patrimonio che deve essere difeso e messo in condizione di esprimere al massimo la propria capacità di erogare servizi ecosistemici. Le strade forestali sono necessarie alla gestione sostenibile dei boschi. Corrispondono in primis ad esigenze gestionali selvicolturali e di difesa del suolo (art. 9, c. 1 TUF); la multifunzionalità si incardina su questo primo assunto e non, ad esempio, come primarie strutture di penetrazione turistica dove l’interesse forestale è residuale o assente.
Due sono le criticità che Legambiente FVG rileva a livello regionale riguardanti la viabilità forestale e che poi hanno ricadute sul territorio, Gemona compresa:
– L’assenza di pianificazione di tali infrastrutture sul territorio montano (quantomeno le dorsali principali nelle zone vocate alle utilizzazioni forestali); solo ultimamente l’apposita direzione a ribadito la necessità di operare in tal senso;
– Gli effetti del “Regolamento recante modalità e criteri per la concessione di contributi per interventi di viabilità forestale (D.P.Reg. 17 marzo 2023, n. 057/Pres.) che tra le altre prevede il contributo a fondo perduto del 100% delle spese sostenute per tutti: enti, proprietari privati e pubblici, imprese forestali. Tale contribuzione alle spese di realizzazione della viabilità può rappresentare un incentivo alla espansione di tali infrastrutture anche in zone con scarso o nullo valore forestale, pericolose dal punto di vista idrogeologico e devastanti per habitat prioritari come ad esempio le torbiere. Inoltre, la facilità con cui le imprese forestali, considerate tra i beneficiari ammessi a richiedere il contributo, possono ottenere la delega a realizzare le opere sui fondi di proprietari privati e pubblici presenta almeno due criticità relative al buon governo del territorio. La prima è relativa al subentro di un privato, l’impresa che persegue i suoi interessi legittimi, nel governo del territorio, e dei suoi beni comuni primari, spettante invece agli enti pubblici territoriali che devono rispondere agli interessi della collettività; la seconda è la possibile induzione dei privati (imprese forestali e proprietari privati) verso mere speculazioni finanziare con l’uso di fondi pubblici per realizzare strade superflue (senza pianificazione) e mal fatte
Un caso emblematico riguarda l’ipotesi di una strada forestale in comune di Gemona per il quale si condivido in allegato le Osservazioni prodotte dal Circolo Legambiente Pedemontana Gemonese insieme al CAI di Gemona, una seconda osservazione prodotta dal circolo di cui sopra, infine, l’osservazione prodotta dal Circolo regionale di Legambiente FVG che fa una riflessione sulle politiche regionali del settore e sostiene le motivazioni del circolo.
Osservazioni variante 78 Legambiente FVG
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24_TE_048 Variante 78 Gemona – Circolo della Pedemontana Gemonese