Comunicato sulla pedonalizzazione del centro storico di Udine
Udine, 24 febbraio 2017
Comunicato stampa- posizione del Circolo Legambiente di Udine sul progetto “PEDONALIZZAZIONE CENTRO STORICO E PAVIMENTAZIONE DI VIA MERCATOVECCHIO”
La pedonalizzazione dell’area centrale di Udine e la pavimentazione di Via Mercatovecchio rappresentano da anni, con una certa periodicità, le tematiche centrali di un dibattito che tuttavia non è mai approdato a esiti concreti e condivisi.
Anche in quest’ultima occasione, l’Amministrazione Comunale, forse in vista dell’avvicinarsi della scadenza elettorale, ha avvertito la necessità di presentare una qualche ipotesi di soluzione e sembra essere decisa ad avviare la realizzazione della nuova pavimentazione della storica strada centrale. Se, in termini generali, la scelta di dare nuova dignità alla strada sembra condivisibile, così come la pedonalizzazione delle aree centrali, anche se non sono del tutto note le scelte tecniche definitive, ciò che risulta discutibile, secondo il Circolo Legambiente Udine, è la mancanza da parte dell’amministrazione di una visione complessiva e lungimirante dell’area interessata. Sarebbe stato doveroso, invece, ideare un progetto più completo e ragionato, che tenesse conto delle attività commerciali in essere e del loro rilancio, che potesse contrastare la desertificazione del centro storico sia in termini di residenti sia di attività, che potesse incentivare la fruizione completa dell’area centrale da parte delle varie categorie di utenti, che potesse intervenire sul disagio e sulla difficoltà di fruire degli spazi pubblici. A fronte degli studi parziali e settoriali finora compiuti, sarebbe stato dunque opportuno investire maggiori energie per poter poi sottoporre ai cittadini un vero e proprio progetto, più ampio e ambizioso di quanto finora prospettato, e che prevedesse delle scelte, magari anche definitive e coraggiose, ma assunte con la consapevolezza e la volontà di offrire una reale opportunità di rinascita per il centro storico di Udine. Teniamo conto che, negli ultimi anni, in molte città italiane ed europee di dimensioni analoghe alla nostra sono stati ampiamente realizzati dei progetti innovativi, previa però adeguata sperimentazione e partecipazione della cittadinanza. In tal modo è stato possibile attuare una valorizzazione del patrimonio storico pubblico e privato, in grado di comunicare un’idea nuova di città e di vivibilità. Sembra dunque, per ora, un’occasione persa ed è auspicabile che almeno per il bando di idee indetto dal Comune l’amministrazione non limiti tale opportunità al mero arredo urbano, ma che offra almeno l’occasione ai cittadini di avanzare delle proposte concrete più ampie sulla fruibilità del centro storico.
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