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Progetto Ferrovia Gemona-Sacile

L’8 marzo Legambiente ha partecipato assieme ad altre associazioni all’ incontro, tenutosi a Maniago, con il GAL Montagna Leader che ha ricevuto il mandato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per predisporre il Progetto di Territorio inerente alla riapertura della Ferrovia Gemona – Sacile.

Durante l’incontro è stato presentato il metodo di lavoro per la predisposizione del progetto e le sue finalità, lasciando poi ampio spazio per l’intervento alle associazioni presenti.

Dalla presentazione è emerso che il GAL è rappresentativo, per suo statuto, solo di alcuni dei Comuni interessati dalla Ferrovia Pedemontana e che quindi presenterà un progetto riguardante solo i Comuni che vanno da Caneva a Pinzano; è stata inoltre sottolineata l’importanza del logo “Dolomiti Friulane” per l’intero progetto.

Va ricordato che nel mese di febbraio 2016 nella stazione di Pinzano è stato siglato un accordo fra tutti i Comuni serviti dalla linea ferroviaria Gemona – Sacile con il quale si è chiesto la riattivazione dell’intera linea accompagnata da un progetto di sviluppo turistico. Il progetto affidato a Montagna Leader però,non coinvolge tutti i Comuni tralasciando quelli della Provincia di Udine e non considerando i due capolinea Sacile e Gemona.

Il 7 marzo 2017 l’Assessore Santoro ha visitato la riserva del lago di Cornino definendola “una delle eccellenze del nostro territorio che svolge un ruolo attrattivo sotto il profilo turistico ma anche educativo”, pochi giorni dopo, il 9 marzo ha partecipato a Berlino ad un altro incontro che trattava il tema del turismo sostenibile nei siti patrimonio dell’Unesco come il parco delle Dolomiti Friulane che è stato inserito in questo prezioso elenco nel 2009.

Legambiente chiede che il Progetto di Territorio comprenda tutti i Comuni interessati dalla linea, eventualmente, se possibile, estendendo il mandato affidato a Montagna Leader col fine di valorizzare tutti gli elementi di interesse turistico, paesaggistico e ambientale presenti da Gemona a Sacile, identificando il progetto con un unico logo in grado di rappresentare unitariamente l’intera ferrovia incorporando per esempio le Dolomiti Friulane ma anche il Grifone di Cornino.

Il requisito di unitarietà è importante per più aspetti:

Tecnico, i capolinea sono attrattivi in quanto collegati ad altre importanti infrastrutture sia ferroviarie che ciclistiche (su Gemona l’FVG1 Alpe Adria e il treno MiCoTra collegano i flussi verso l’Austria, su Sacile i treni conducono verso Venezia);

Economico, limitando il progetto ai soli Comuni compresi tra Caneva e Pinzano si escludono elementi fondamentali che già singolarmente stanno riscuotendo grande successo come la Riserva di Cornino con 15000 visitatori all’anno e la pista ciclabile FVG1 Alpe Adria. Si perde quindi l’occasione per fare rete fra più Interventi su cui la Regione in questi anni ha già investito molto!”