Sul Monte Canin, alla ricerca del ghiacciaio perduto
Domenica 16 luglio la prima escursione di Legambiente FVG per capire come cambia il clima nella nostra regione. È partita domenica scorsa dal Monte Canin, con grande partecipazione, la serie di esplorazioni del clima che cambia nella nostra regione, a cura di Legambiente FVG nell’ambito del progetto per la divulgazione della cultura scientifica “Comunicare il cambiamento climatico”, che prevede, fino a febbraio 2018, diversi eventi in tutto il Friuli Venezia Giulia.
Il glaciologo del Cnr-Ismar di Trieste Renato R. Colucci ha accompagnato gli oltre sessanta partecipanti fino alla fronte di quello che era il ghiacciaio occidentale del Canin durante la massima estensione della Piccola Età Glaciale (attorno al 1800). Dal confronto con foto storiche risulta evidente, e preoccupante, come questo stia scomparendo. L’attuale surriscaldamento globale, dichiara origine antropica, infatti, ne ha causato la consistente fusione, fino alle dimensioni ridotte dei giorni nostri, una tendenza che non si arresterà nei prossimi anni. «Nello scenario business as usual, cioè se non si farà nulla per tagliare le emissioni di CO2», ha spiegato Colucci, «tra sessant’anni al rifugio Gilberti (1.850 m di altitudine) ci sarà il clima che c’è oggi a Udine, e potete immaginare che la vita in pianura sarà molto diversa da quella che conosciamo, più simile a come si sta ad Algeri che in Friuli. Mentre la natura supererà anche questo sconvolgimento, sarà l’uomo, invece, a pagare le peggiori conseguenze, perché l’ambiente a cui siamo abituati non esisterà più».
Ad accompagnare i partecipanti, anche la guida naturalistica Leila Meroi, che ha illustrato le caratteristiche molto particolari della flora in questo ambiente, destinato a diventare prateria. L’escursione è stata inserita all’interno della “Carovana delle Alpi”, il summit di Legambiente nazionale sulle realtà montane virtuose, per una rinascita sostenibile ad alta quota, che quest’anno si è tenuta a Prato di Resia dal 14 al 16 luglio, in collaborazione con il Parco delle Prealpi Giulie. I cambiamenti climatici sembrano un problema ancora lontano da noi, sia temporalmente che geograficamente. Con queste escursioni, invece, Legambiente FVG intende accompagnare le persone a toccare con mano gli effetti del surriscaldamento globale in ambienti a noi familiari, come possono essere le montagne del Friuli Venezia Giulia.
Il progetto “Comunicare il cambiamento climatico” è realizzato con il sostegno della Regione FVG, in collaborazione con i Comuni di Grado, Udine, Gradisca d’Isonzo, San Vito al Tagliamento, Mereto di Tomba, Rivignano Teor, San Dorligo della Valle, Università di Lubiana e con Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia, Time for Africa, Scuola secondaria di I grado Caprin di Trieste, Istituto statale Magrini Marchetti di Gemona del Friuli, Istituto Paolino d’Aquileia di Cividale.
Per seguire il progetto https://www.facebook.com/comunicareilcambiamentoclimatico/