Una nuova legge sulla mobilità ciclabile
E’ entrata in vigore a seguito pubblicazione sul Bollettino regionale la legge n. 8 del 23.08.2018 relativa a “interventi per la promozione della nuova mobilità ciclistica sicura e diffusa”, legge attesa e voluta anche dalla nostra associazione per superare le numerose criticità che sul tema della mobilità ciclistica erano state affrontate e sviluppate in particolare nel corso dei convegni di Gemona e di Venzone.
La legge regionale, che sostituisce la precedente legge regionale n. 14 del 21.04.1993, entra in vigore a poca distanza dalla storica promulgazione della prima legge nazionale sul tema della mobilità ciclistica, la legge n.2 dell’11 gennaio 2018, e si raccorda idealmente con la stessa prevedendo una programmazione degli interventi strutturati a livello regionale, delle Unioni territoriali (UTI) e a livello comunale. La conferma degli storici 11 tracciati delle ciclovie di interesse regionale è accompagnata dalla condivisibile affermazione dell’esistenza di quattro direttrici prioritarie (Alpe Adria, Adriatica, Pedemontana e del Tagliamento) che collegano il territorio regionale lungo il reticolo creato dalle direttrici nord – sud e est-ovest. L’aver inserito l’itinerario del Tagliamento come prioritario costituisce elemento di soddisfazione per Legambiente che negli ultimi anni in più occasioni ne ha sottolineato la valenza naturalistica e la fattibilità tecnica oltre che l’appetibilità cicloturistica.
E’ stata accolta l’osservazione che chiedeva l’istituzione di un FORUM sulla mobilità ciclabile mediante l’istituzione degli Stati generali della mobilità ciclistica da convocare on cadenza almeno biennale. E’ stata così riconosciuta la possibilità di partecipazione di molti interlocutori pubblici (enti locali, scuole, imprese di trasporto pubblico) e privati (associazioni sportive, culturali ed ambientaliste) su un tema che ha si una valenza tecnico-economico ma anche una forte caratterizzazione culturale. Altre scelte rilevanti effettuate dal legislatore regionale attengono alla individuazione del soggetto attuatore e gestore principale che relativamente alle ciclovie di interesse regionale viene individuato in capo alla società F.V.G. Strade S.p.a., e la creazione di uno specifico tavolo tecnico, peraltro abbastanza ristretto nei suoi componenti, che vede interloquire tra loro i rappresentanti delle direzione infrastrutture e turismo con un rappresentante di FVG Strade e un unico rappresentante esterno proposto da non meglio specificate associazioni regionali con comprovata esperienza nel campo della promozione della mobilità ciclistica. Nella complessiva valutazione della nuova legge regionale, che non può non essere positivamente valutata, un significativo elemento di sicura soddisfazione è rappresentato dall’essere stata approvata con voto unanime, a significare l’ampia possibilità di convergenze sul tema della mobilità ciclistica.