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SAVE THE QUEEN. Legambiente e WWF hanno scritto alla regione

Ribadire l’importanza delle api e degli impollinatori, nella giornata mondiale delle api, è cosa scontata e acquisita. Tutti sappiamo che il ruolo delle api è fondamentale per la produzione alimentare e per l’ambiente. Un terzo del nostro cibo dipende dall’impollinazione degli insetti: solo in Europa, oltre 4.000 tipi di verdure.

In realtà le cose, anche in Regione, camminano su binari diversi:
– Alcuni giorni fa degli ecocriminali hanno dato fuoco all’apiario a San Lorenzo Isontino, provocando la morte di quasi 2 milioni di api;
– A Udine si celebra il più importante processo al mondo per inquinamento ambientale causato a danno delle api e del loro/nostro ambiente da errate pratiche agricole.

Legambiente e il WWF hanno invitato l’amministrazione regionale, con una lettera di inizio aprile, affinché ponga in essere tutte le misure per prevenire comportamenti illegali durante le operazioni di semina. Si riporta il contenuto della lettera che è stata inoltrata per conoscenza anche alle associazioni degli agricoltori.

Riteniamo doveroso rappresentarVi la nostra preoccupazione per i dati che emergono da una prima analisi degli atti di indagine relativi ai procedimenti penali avviati dalla Procura della Repubblica di Udine per utilizzo abusivo di fitofarmaci, quale causa di compromissione degli apiari.

Abbiamo apprezzato, nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, i costanti richiami del principio costituzionale di tutela della salute; è in nome della sua priorità assoluta che ci rivolgiamo a codeste Autorità e Associazioni per rappresentare una situazione di potenziale pericolo e chiedere di conseguenza che siano messe in atto tutte le misure preventive.

La documentazione investigativa evidenzia come le aziende agricole indagate (198 titolari di azienda agricola, per un totale di circa 270 indagati), oltre ad aver seminato mais conciato con il fitofarmaco Mesurol, senza dar prova di aver previamente valutato soluzioni alternative non chimiche, hanno contestualmente effettuato trattamenti diserbanti e insetticidi in maniera preventiva e indiscriminata, in violazione dei principi della difesa integrata obbligatoria, richiamata dall’art.19 del d.lgs. 150 del 2012.

Le fatture e i registri di campagna in atti, evidenziano che sui terreni sarebbero stati eseguiti, dalla fine del mese di marzo, diserbi sistematici a cui seguivano, oltre che la semina con fitofarmaco, anche trattamenti insetticidi. Emergono poi gli acquisti e utilizzi di diserbanti ad alta tossicità ambientale (ADENGO, LUMAX e GLIFOSATE) distribuiti sui fondi, anche nel periodo di presemina.

Altrettanti trattamenti con insetticidi sarebbero stati eseguiti sistematicamente su tutti i fondi al momento o in prossimità del periodo della semina utilizzando il prodotto FORCE contenente tefluthrin, sostanza altamente tossica, soprattutto per le api. In molti casi la semente sarebbe stata conciata sia con MESUROL sia con FORCE.

Queste circostanze preoccupano le scriventi Associazioni vedendo che le attività agricole sembrano essere impermeabili alle regole nazionali e comunitarie sull’uso sostenibile dei fitofarmaci. A ciò si aggiunga che le aziende agricole indagate sarebbero percettrici di contributi europei.

Nei fascicoli d’indagine emergono ipotesi di illecito amministrativo, in particolare per l’acquisto di prodotti fitosanitari da parte di titolari di aziende agricole e da parte di chi li commercializza, che andrebbero attentamente verificate. Così come andrebbe verificata l’osservanza della messa al bando (Ministero della Salute 21 novembre 2019) dei prodotti contenenti il principio attivo Methiocarb (tra i quali il Mesurol) a partire dal 3 aprile 2020.

Si insiste pertanto acchè siano assunti con urgenza provvedimenti finalizzati all’applicazione dei principi della difesa integrata e al controllo preventivo sull’utilizzo dei pesticidi e sul loro acquisto da parte di soggetti non forniti di abilitazione, al fine di evitare ulteriori compromissioni dell’ambiente, della biodiversità e delle api in particolare.

Per questa ragione il settore apistico è stato invitato a tenere monitorati gli apiari al fine di segnalare spopolamenti per intossicazione.