Il Circolo Legambiente di Udine presenta le osservazioni al Piano Urbano della Mobilità (PUM)
Presentate dal Circolo Legambiente di Udine le Osservazioni al Piano Urbano della Mobilità (PUM) all’assessore Pizza
La delegazione, costituita dal presidente del Circolo, Visintini, dal coordinatore del Gruppo di Lavoro che ha curato le Osservazioni, Gottardo e da alcuni membri del Gruppo, ha illustrato all’assessore le osservazioni, gli auspici e le preoccupazioni che animano l’Associazione in relazione al problema della mobilità urbana e del territorio circostante.
A partire da un giudizio sostanzialmente positivo sull’insieme dell’impianto del Piano, in particolare per il grosso lavoro che è stato fatto per dargli una dimensione sovracomunale e per la prospettiva dichiarata di voler ridurre il traffico veicolare privato a favore del TPL e della mobilità ciclabile e pedonale, l’attenzione di Legambiente si è focalizzata su alcune questioni in particolare.
Innanzitutto, è stata sottolineata l’importanza che il piano si doti di un sistema di valutazione dinamica, nel tempo e nello spazio, del raggiungimento degli obiettivi che sia in grado di modulare le attività atte a garantire e/o a conseguire quegli obiettivi; perciò serve che il processo di partecipazione alla VAS sia permanente e aperto.
Si è condivisa l’idea di ridurre le fasce orarie da 4 a 3 per la sosta e il relativo aumento o rimodulazione del costo orario; tali maggiori entrate saranno disponibili per finanziare la quota parte di competenza comunale del TPL, dando, quindi, concreta prospettiva di successo delle proposte di modifica del TPL contenute nel Piano.
Tuttavia, a proposito di tali modifiche, Legambiente ha espresso perplessità sullo spostamento della linea 1 su piazza I° Maggio, ritenendola non necessaria e peggiorativa del servizio oggi reso. Perplessità, in tal senso, sono state espresse anche dalla SAF, che ha rilevato, fra l’altro, come lo stesso PUM stimi un calo dell’utenza, in caso di spostamento, del 10% della più importante linea cittadina!
Inoltre, occorre superare l’idea che il mantenimento dell’attuale percorso sia in contrasto con la prossima (e tanto attesa) pedonalizzazione del Centro Storico e di via Mercato Vecchio in particolare. Altre città hanno pedonalizzato il loro centro mantenendovi le linee del trasporto pubblico (v. per es. Linz in Austria ha il centro pedonale attraversato addirittura dal tram); il transito di un mezzo pubblico non contrasta con la presenza di pedoni che, peraltro, normalmente occupano i marciapiedi non impegnando la corsia di transito che, comunque, deve sempre essere prevista e tenuta agibile per il transito dei mezzi di soccorso e di rifornimento degli esercizi commerciali.
Analoga perplessità, si è espressa in ordine allo sdoppiamento della linea 3 in conseguenza dell’allungamento dei due capolinea alle frazioni di Cavalicco e Zugliano.
Una forte contrarietà si è espressa in ordine al possibile mantenimento della sosta a raso in p.za I° Maggio dopo la realizzazione del nuovo parcheggio sotterraneo; Legambiente ribadisce la sua contrarietà a tale ipotesi e ha chiesto che si rilanci un concorso di idee o che si ripeschino i vecchi progetti già esistenti, per fare di quella piazza uno spazio vivo a disposizione della città.
Una forte sollecitazione è stata fornita in ordine alla mancata previsione, da parte del Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità e della logistica delle merci, di un Centro intermodale di smistamento delle merci e che neppure il PUM affronta adeguatamente.
A tal proposito Legambiente ha già espresso alla Regione, nell’ambito del procedimento di VAS di quel Piano, 1 la sua posizione che è stata riproposta al Comune di Udine al quale è stato chiesto di approfondire la necessità di un centro intermodale da sviluppare a Udine, a servizio delle imprese del Friuli centrale (ABS, Pittini, BiPan, in particolare, ma di tutto il sistema di trasporto e movimentazione delle merci, in generale), che tenga contestualmente conto del fatto che le aree attualmente destinate ad interporto o scalo non potranno continuare a mantenere l’attuale destinazione urbanistica né, tanto meno, potranno essere ridestinate ad aree di ampliamento residenziale/commerciale.
In ordine alla prospettata realizzazione di una linea metropolitana leggera, Legambiente si è dichiarata favorevole a sviluppare, sui sedimi ferroviari esistenti, migliorandone le condizioni di offerta di servizi (nuove fermate, riqualificazione delle esistenti, parcheggi scambiatori, integrazione tariffaria e degli orari treno-bus), una metropolitana leggera sulle direttrici Cividale-Codroipo e Gemona-Palmanova, condividendo con il Comitato Pendolari Alto Friuli le analisi e le proposte di un tale progetto.
In questo contesto, si è sottolineato all’ass. Pizza come il PUM non preveda alcuna funzione innovativa per lo scalo di Vat che da tempo attende di giocare una parte importante per la connessione ferro-gomma, utile sia a sgravare la Stazione FS da un eccesso di traffico, sia a ridurre i tempi di accesso in città (Ospedale, Università, Fiera, Terminal Nord, ecc.) a chi proviene da Nord.
Si è fatta presente al Comune la necessità di progettare zone car free in città; tale ipotesi pare solo accennata nel PUM, ma non sviluppata limitandosi a sollecitare una nuova segnaletica e l’aumento delle zone pedonali e delle aree 30 km/h. Si è fatto presente che numerose città dell’Europa (si cita, per tutti, il caso del quartiere Vauban a Friburgo) hanno costruito o progettato interi quartiere senza auto, riorganizzando il TPL e dando nuove prospettive alla mobilità dolce. E’ auspicabile che anche il PUM, in coordinamento con il PRG, avanzi proposte in questo campo (ex Caserma Osoppo potrebbe essere un primo, valido esperimento!).
Si è fatto presente, infine, come, nonostante lo sforzo evidente di fornire una analisi ed una pianificazione di area comprendente i 4 comuni dell’ex ASTER e oltre, il Piano pecchi ancora, per molte delle proposte e soluzioni avanzate, di Udinecentrismo. Pur rendendoci conto che lo sforzo fatto di pianificare un’area vasta è stato reale e concreto, forse di più si poteva fare in ordine alle previsioni di ampliamento della rete ciclabile.
L’occasione è stata utile anche per esprimere piena soddisfazione circa il Piano della Mobilità ciclabile del Centro Storico che è stato prodotto dall’Amministrazione e che prevede un consistente miglioramento della mobilità ciclabile, la sua messa in sicurezza, numerosi nuovi tratti da realizzare e la sua integrazione con la più ampia pianificazione, per ora di massima, del reticolo ciclabile comunale e sovracomunale.
Per il Circolo di Udine di Legambiente
Emilio Gottardo, Coordinatore Gruppo di lavoro sul PRGC di Udine