Amianto nel Torrente Cellina
Con una nota del 27 dicembre 2010 il Circolo Legambiente delle Prealpi Carniche già denunciava alle Autorità competenti la gravità della situazione che si era verificata sulla sponda destra del Cellina (versante di Montereale) nella zona del campo sportivo dove ogni qualvolta vengono aperti gli scarichi della diga di Ravedis, anche con piccole portate, l’acqua erode le sponde, avvicinandosi pericolosamente al campo sportivo e quindi anche all’abitato, trascinando con sé mucchi di amianto tra quelli da asportare con il progetto di bonifica in corso, i cui lavori sono sospesi da mesi e nessuno è in grado di dirci come e quando verranno ripresi. Nel frattempo è stata sufficiente una breve apertura con una portata limitata degli scarichi fa per rendere la situazione drammatica. Ora l’erosione lambisce un sito (area ex tiro a volo) dove ci sono diversi cumuli di amianto in superficie ma soprattutto si sospetta ce ne siano moltissimi altri sotterrati come del resto da noi già segnalato al Comune di Montereale in quanto non compresi nel progetto di bonifica.
Legambiente fa appello a quanti hanno la responsabilità di intervenire ad agire con la massima rapidità.
Già grandi quantità di amianto sono state trasportate dall’acqua (decine di cumuli sono depositati lungo il fiume, peraltro Zona di Protezione Speciale) e altre quantità ancora più grandi (forse centinaia di metri cubi) sono visibili, appese alle sponde in attesa di essere trascinate dalla corrente. Cosa più che probabile in tempi brevi vista la stagione piovosa.
Cosa si attende per intervenire? Non sono un’emergenza centinaia di metri cubi di amianto trascinati dall’acqua? Non è un’emergenza la cancellazione di una strada e di un campo sportivo? Non è un’emergenza la minaccia ad un centro abitato? O preferiamo sempre contare i danni, dopo?
Facciamo appello a tutti quelli che hanno facoltà e responsabilità di intervenire di farlo in fretta.
Anche con interventi tampone quale potrebbe essere la movimentazione della ghiaia per permettere provvisoriamente la deviazione dell’acqua e consentire nel frattempo la realizzazione di un intervento strutturale definitivo (scogliera?).
Rimanere inermi significa rendersi complici di un enorme danno ambientale. Il Circolo promette denuncia di tutte le inadempienze e le irresponsabilità.
Il presidente
Mario De Biasio
Il servizio del TGR del Friuli Venezia Giulia del 16/01/12