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Grado: la diffida di Zamparini è un grave atto intimidatorio nei confronti del Consiglio comunale di Grado

Monfalcone, 27 febbraio 2013

Comunicato Stampa

E’ un pericoloso atto intimidatorio, di quelli che ricordano tanto lo stile “Padrone del vapore”, che credevamo abbandonato sia nella forma che nella sostanza. Invece, il signor Maurizio Zamparini, di professione imprenditore, ansioso di riversare sull’Isola d’oro centinaia di metricubi di cemento sotto forma di seconde case, non si fa scrupolo di diffidare l’intero consiglio comunale di Grado, Sindaco e assessori compresi, ordinando loro di approvare il piano particolareggiato della Zamparini city entro trenta giorni!

La notizia ha dell’incredibile, è il tentativo smaccato di sostituire la potestà decisionale del Comune in materia di governo del proprio territorio. Tale nervosismo e tanta protervia non possono trovare cedimenti nell’amministrazione comunale; in un momento in cui il mercato immobiliare è in caduta libera e il turismo d’oltralpe, tradizionale fruitore delle bellezze di Grado, continua a dimostrare apprezzamento per la cittadina lagunare e il suo territorio proprio perché ancora ricco di naturalità, sarebbe un grave errore approvare un progetto in grado di stravolgere la fisionomia dell’Isola inondandola di cemento.
D’altra parte, come già ampiamente evidenziato già ad ottobre in un dibattito pubblico, va innanzitutto riaffermata la sovranità dell’Amministrazione Comunale nel compiere le scelte urbanistiche; durante l’incontro si era parlato di un consolidato orientamento della giurisprudenza, secondo il quale le scelte effettuate dalla Pubblica Amministrazione, in sede di formazione ed approvazione dello strumento urbanistico generale, possono avere un’amplissima e insindacabile discrezionalità. Per essere più chiari, nel caso in questione, Zamparini non può invocare un diritto alla immutabilità della classificazione urbanistica dell’area di sua proprietà sulla scorta di una semplice richiesta di edificazione.
Ne consegue che il Sindaco ed il Consiglio comunale, se davvero vogliono salvaguardare Grado da una scelta urbanistica fuori luogo e fuori tempo, ne hanno piena facoltà, rifiutando condizionamenti e intimidazioni da chicchessia.

Legambiente
Circolo “Green Gang”

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