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L’alternativa al progetto Edipower

22 maggio 2012                                                 Comunicato stampa    

I Comitati che si battono per la salvezza del lago di Cavazzo contro il progetto di pompaggio dell’Edipower, che condannerebbe a morte il lago oltre a creare altre criticità hanno tenuto lunedì 21 maggio una conferenza stampa in cui hanno avanzato una proposta alternativa al progetto Edipower, anche in relazione al fatto che altri, oltre a Edipower, vogliono utilizzare le acque del lago.

Infatti, non basta che il lago di Cavazzo sia al centro dell’attività di Edipower, ora sul lago dei tre comuni sono in programma nuovi interventi.
Il Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo ha presentato un progetto per la costruzione nei pressi dello scarico del lago di una centrale, che non crea impatti, con due turbine che utilizzerebbe 12,5 metri cubi di acqua al secondo.
Inoltre il Consorzio Ledra Tagliamento dovrebbe utilizzare lo scarico del lago per far derivare 10 metri cubi di acqua al secondo, per eventuali problemi di siccità, da convogliare nel canale Ledra tra Gemona e Osoppo.
I Comitati con hanno presentato la proposta alternativa elaborata dall’ing. Dino Franzil che ha lo scopo di utilizzare -in maniera complessiva e logica- (sono parole del portavoce dei Comitati Franceschino Barazzutti ) le acque della Carnia e del lago per produrre energia, prodotti agricoli, turismo.
Al centro di tutto devono esserci la conservazione del lago di Cavazzo ed il suo ripristino allo stato naturale.
La proposta prevede che due delle tre turbine funzionanti attualmente 8 ore al giorno per complessive 24 ore al giorno, siano invece utilizzate 24 ore su 24, complessivamente per 48 ore al giorno, dando una maggiore produzione. La terza turbina- continua Barazzutti- andrebbe sostituita con una reversibile pompante, pescante non dal lago, ma dal pozzo di scarico delle due turbine con il conseguente invio al bacino di Verzegnis di circa 22 metri cubi al secondo.
I residui 22 metri cubi vanno intubati e portati allo scarico del lago con l’uscita al bivio di Avasinis. In quel punto 10 metri cubi di acqua possono essere derivati dal Consorzio Ledra Tagliamento ed i rimanenti 12 metri cubi alimenteranno la centrale Cosint, il cui scarico a sua volta alimenta il
torrente Leale e quindi il Tagliamento.
Poiché il bacino di Verzegnis riceve 22mcubi dal pompaggio e 22 mc dalla Carnia , è in grado di mantenere un livello costante.
Il lago di Cavazzo non ricevendo più lo scarico della centrale si stabilizza nel livello, nelle condizioni biologiche e ritorna alla sua vita naturale .
E secondo l’ingegnere Dino Franzil che ha eseguito uno studio approfondito sul territorio ed ha elaborato la proposta, non serve nemmeno una nuova galleria per il pompaggio da Somplago a Verzegnis che potrebbe compromettere le sorgenti alimentanti gli acquedotti di Cesclans, Mena, Somplago, Interneppo e Bordano..
Non serve a questo punto neanche una discarica abbattendo i costi per Edipower, garantendo al tempo stesso un aumento degli utili.

Per i Comitati: Franceschino Barazzutti

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