Convergenza sullo sviluppo sostenibile dell’area Lisert
Monfalcone, 17 agosto 2012
Legambiente incontra i vertici del Consorzio industriale: convergenza sullo sviluppo sostenibile dell’area Lisert
In seguito ad una specifica richiesta del Circolo monfalconese di Legambiente, nei giorni scorsi si è tenuto un confronto tra alcuni membri del Direttivo dell’Associazione ambientalista e i vertici del Consorzio per lo sviluppo industriale di Monfalcone sul tema della tutela naturalistica dell’area Lisert, al quale hanno partecipato anche alcuni naturalisti tra i più esperti del settore che da anni collaborano con l’Associazione ambientalista.
Da tale incontro Legambiente ha tratto l’assicurazione, da parte del Presidente Enzo Lorenzon e dal Direttore Gianpaolo Fontana, che i piani del Consorzio non prevedono alcun tentativo di ridimensionare l’estensione del SIC al Lisert, come era invece sembrato da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa qualche tempo fa.
La cassa di colmata non interessata dall’area SIC è infatti ampiamente in grado di ospitare i materiali di dragaggio provenienti dall’escavo del canale di accesso al porto ed entrambi i soggetti hanno convenuto che non è certo il SIC ad ostacolare l’importante operazione, ma lungaggini burocratiche che hanno determinato il protrarsi dei tempi, ma che si spera di poter presto superare.
Relativamente all’ipotesi di utilizzare i materiali di dragaggio per la creazione ex novo di una zona umida di acqua salmastra alla foce del Timavo, depositandoli nella zona di basso fondale prospiciente la cassa di colmata, Legambiente ha espresso interesse per tale soluzione, che va comunque affrontata in modo più approfondito allo scopo di verificarne la fattibilità. A tal proposito, Legambiente ha dichiarato che è pregiudiziale la caratterizzazione del materiale di dragaggio prima di qualsiasi suo impiego.
I vertici del CSIM hanno inoltre garantito che, al momento, non ci sono progetti di intervento nell’ area del canneto retrostante al SIC, di notevole importanza naturalistica ma attualmente non ancora sottoposto a tutela e per il quale l’Associazione auspica una gestione che non ne comprometta la conservazione.
Inoltre è emerso che un eventuale futuro sviluppo industriale si localizzerà principalmente ad ovest del porto stesso (zona Bistrigna), anche in ragione della realizzazione della nuova bretella stradale, che dal porto andrà a collegarsi con la rotonda sulla strada provinciale per Grado, che porta in autostrada.
Legambiente ha sottolineato inoltre la necessità, condivisa dai vertici del Consorzio, di favorire prioritariamente l’acquisto di insediamenti già esistenti e attualmente dismessi da parte di chiunque intenda intraprendere una nuova attività industriale e solo successivamente di altre aree, evitando di urbanizzare parti della zona industriale rimaste ancora naturali.
Al termine dell’incontro Legambiente e CSIM hanno dichiarato reciproca disponibilità ad interagire per favorire una sempre più necessaria integrazione fra gli aspetti che riguardano lo sviluppo economico del monfalconese e la salvaguardia della biodiversità del nostro territorio testimoniata dalle aree naturali, che costituisce prassi ormai consolidata in tutti i paesi ad economia avanzata.