Operazione svasamento Lago di Sauris
INVITO CONFERENZA STAMPA
SABATO 16 FEBBRAIO, ORE 12.00
presso la sede di Legambiente FVG, in via Marinoni 15/8, a Udine
EDIPOWER: PRIMA TOGLIE L’ACQUA DAI FIUMI E POI LI INFANGA!
Edipower non è solo il principale sottrattore di acqua dai nostri fiumi. Da oggi ha cominciato anche a infangarli!
Questa è la morale di decenni di prelievi smisurati dal Tagliamento e dal Lumiei, senza neanche rilasciare portate decenti di minimo deflusso vitale, che hanno ridotto quei fiumi in miseri rivoli semi-palustri.
Ma oggi c’è una novità: con i depositi accumulati negli anni nel bacino idroelettrico di Sauris, per svuotarlo, ha pensato bene anche di ricoprirli di fango facendoli irrompere violentemente a valle per lo svaso periodico dei depositi.
E così per chilometri, giù fino al ponte di Invillino, superando Ampezzo, Socchieve, Enemonzo e Villa Santina, oggi gli alvei attivi di Lumiei e Tagliamento sono ricoperti da centimetri di fanghiglia compatta e penetrante che ha portato morte e che impedirà ogni forma di vita per anni.
Così continua la presenza benefica di questa società in Carnia che, come SADE e ENEL, aveva promesso ricchezza al territorio, ma ha lasciato solo depauperamento, danni ambientali, fiumi asciutti e oggi anche morti!
Questa è la realtà di un’azione sconsiderata di svuotamento del lago di Sauris, avviata il 1° febbraio e tuttora in corso, fatta in spregio a ogni precauzione ambientale, pensando solo a far presto per poter ricominciare ad accumulare e turbinare acqua per non perdere neanche un chilowattora.
Ci sono dei colpevoli? Oltre a Edipower, anche chi ha autorrizzato (cioè la Regione), ha colpe per omessi controlli? Erano state prese tutte le precauzioni del caso? Erano state individuate le giuste misure preventive e successive per limitare i danni e assicurare ai due fiumi “sia il quadro previsionale delle operazioni connesse con le attività di manutenzione da eseguire sull’impianto, sia le misure di prevenzione e tutela del corpo ricettore, dell’ecosistema acquatico, delle attività di pesca e delle risorse idriche invasate e rilasciate a valle dello sbarramento durante le operazioni stesse”, come detta la legge?
Per chiarire tutto questo e per denunciare con forza il disastro ambientale in atto, Legambiente ha promosso un esposto alla Procura di Tolmezzo i cui contenuti verranno illustrati, assieme al WWF e al Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento nella conferenza stampa di sabato 12 febbraio.
Approfondimento del Comitato per la tutela del Bacino montano del Tagliamento