Tomba altomedievale: nessun “abbaglio” di Legambiente
Il luogo in cui è stata rinvenuta la probabile tomba farebbe escludere altre ipotesi. ALCUNE PRECISAZIONI DI LEGAMBIENTE SU QUANTO PUBBLICATO NEI GIORNI SCORSI SULLA STAMPA LOCALE
Nessun “abbaglio” da parte di Legambiente. Solo una “sintesi” troppo frettolosa del suo comunicato ed un errore nei titoli dell’articolo (ieri è capitato nelle pagine sportive perfino di scambiare Cavazzo con Verzegnis nella partita più importante del Campionato Carnico!) hanno ingenerato alcuni equivoci. Chiariamo, allora, che Legambiente non ha vantato alcuna “scoperta” archeologica; si è limitata a comunicare un rinvenimento “di cui era poco nota l’esistenza”, ma certamente già conosciuto dagli esperti.
In secondo luogo, le varie località citate (Curs, l’altopiano di Lauco, la cascata della Plera) sono state effettivamente frequentate dai volontari, ma con scopi e intenzioni diverse. Quella in cui è stato rinvenuto il blocco di roccia inquadrato nella foto pubblicata dal quotidiano, corrisponde al letto del rio Ràdime, in prossimità del cimitero di Villa Santina, nel tratto impervio che sale in direzione della verticale parete rocciosa.
Proseguendo un progetto volto a valorizzare la cascata della Ràdime, avviato da loro coetanei già lo scorso anno, quando era stato aperto un sentiero che da Lauco conduce all’imbocco della cascata, i partecipanti al Campo di Volontariato hanno avviato la pulitura del rio, dove in passato erano finiti rifiuti di vario genere, anche alla base della cascata. Durante questa operazione, non semplice data la natura impervia del terreno, i ragazzi si sono imbattuti in un enorme blocco di roccia, su di un lato del quale era stata incisa quella che, con tutta probabilità, è una tomba, simile a quelle già conosciute.
Data la località e l’estrema difficoltà di accesso, appare difficile pensare ad altre ipotesi che non sia quella di una roccia precipitata dall’Altopiano in seguito ad eventi naturali.
Parlare di “polemiche” e contrasti con i “bene informati” è del tutto fuori luogo, è giusto invece sottolineare che un gruppo di ragazzi, provenienti da varie regioni d’Italia, ha dedicato una parte della propria piacevole vacanza in Carnia alla raccolta di rifiuti, la cui origine non è purtroppo in discussione!
Tolmezzo, 15 luglio 2013