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Campo di volontariato a Dogna

Campo di volontariato a Dogna

Comunicato stampa, 2Campo Dogna 20133 agosto 2013

Volontari di Legambiente a Dogna

Sistemato il sentiero tra Mincigos e le gallerie Le Morosine:
valorizzazione in chiave turistica, ma anche prevenzione e lotta agli incendi

È iniziato da qualche giorno il terzo dei Campi di Volontariato che Legambiente ha organizzato questa estate tra la Carnia e il Canal del Ferro.
Una dozzina di volontari, provenienti da sette diverse regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio e Campania) sono ospiti di Dogna, il piccolo centro dominato dalla maestosa parete occidentale del Jôf di Montasio. In questa località si stanno effettuando alcuni lavori sotto la guida dei responsabili dell’associazione: dopo aver ripulito due aree degradate a causa dell’abbandono di rifiuti, un intervento particolarmente significativo ha riguardato la sistemazione di un tratto del sentiero naturalistico che dagli stavoli di Mincigos porta alle “gallerie delle Morosine”, realizzate dall’esercito italiano nella Prima Guerra Mondiale per sbarrare la possibile avanzata del nemico lungo la sottostante valle del Fella e visitate anche dal Re Vittorio Emanuele III. Coincidenza ha voluto che proprio in questi giorni uscisse sul quotidiano La Repubblica un reportage di Paolo Rumiz dedicato alle vicende belliche in questa parte del fronte.

La sede di Dogna era stata individuata da tempo, anche in considerazione del bel progetto dell’Amministrazione Comunale che, attorno al piccolo ma interessantissimo museo del territorio, ha deciso di ripristinare alcuni sentieri e itinerari che si sviluppano nei pressi dell’abitato. Oggi, però, dopo gli incendi che hanno devastato una parte di quest’area (le “gallerie delle Morosine” si trovano proprio di fronte al versante che sovrasta Ponte di Muro, dove focolai sono rimasti attivi fino a domenica scorsa), l’iniziativa assume un ulteriore significato. Ripulire e ripristinare i vecchi sentieri, infatti, non è importante solo sotto il profilo turistico, ma consente anche, in caso di bisogno, un più facile accesso ed intervento da terra al personale impegnato nelle opere di spegnimento degli incendi.
Si potrà obiettare che quello realizzato dai volontari di Legambiente, per quanto utile e positivo, è solo una “goccia nel mare”, ma è proprio attraverso queste esperienze che si possono comprendere i vantaggi che deriverebbero dall’istituzione di un servizio civile obbligatorio che il circolo della Carnia, così come autorevoli personalità del nostro Paese, da tempo sostiene.
Dopo la visita al Museo “Tiere Motus” ed al centro storico di Venzone, sotto la guida esperta dell’ingegner Aldo Di Bernardo, c’è solo il tempo per un’escursione sulle cime della zona, prima che i volontari si trasferiscano a Socchieve e a Preone, ospiti della nuova Foresteria comunale, per completare il loro soggiorno tra le nostre montagne.

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