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Direttivo Regionale – #ogmfree

Direttivo Regionale – #ogmfree

mais OGMIl Direttivo regionale di Legambiente FVG onlus, riunito a Pordenone il 1° febbraio 2014, alla presenza del Presidente nazionale, Vittorio Cogliati Dezza, del responsabile nazionale delle politiche agricole Beppe Croce, e con la partecipazione di una delegazione di Legambiente Veneto, ha discusso le iniziative da lanciare nell’immediato futuro per una campagna ampia ed articolata a livello nazionale e regionale volta ad evitare il ripetersi e l’ampliarsi delle semine selvagge di mais ogm in Friuli e nelle altre regioni maidicole.

A dar corpo a questa campagna saranno proposte iniziative di coinvolgimento popolare con manifestazioni, volantinaggi, raccolta di firme, pressioni sui politici e sulle amministrazioni locali con l’obiettivo di bloccare la semina degli OGM nella prossima primavera e, a più lungo respiro, chiudere definitivamente la partita OGM in Italia.

Legambiente sa di interpretare la volontà popolare, dichiaratamente contraria agli OGM nel piatto per oltre 3 italiani su 4, e vuole coinvolgere tutte le organizzazioni agricole, di protezione ambientale, consumeriste, rappresentative delle filiere alimentari e distributive, in questa grande battaglia per la salvaguardia della qualità dei prodotti italiani e la loro liberazione dagli OGM già presenti nei mangimi animali.
Da questo punto di vista, Legambiente FVG, assieme ad AIAB, AProBio, ISDE e WWF, ha proposto alla Regione una serie di misure regolamentari volte a rendere effettivamente impossibile coltivazioni OGM sulla base della salvaguardia delle coltivazioni non OGM, e chiedono all’Amministrazione regionale che le faccia proprie nella bozza di regolamento che prossimamente verrà inviata alla Commissione Europea.
Legambiente FVG appoggia la proposta di moratoria regionale che l’assessore Bolzonello si è impegnato a proporre, restando convinta, peraltro, che la svolta sostanziale si giochi a livello nazionale, integrando il decreto interministeriale con norme sanzionatorie, e a livello comunitario, ampliando i motivi di ricorso alla clausola di salvaguardia agli aspetti socioeconomici.
Si allega copia delle osservazioni elaborate e proposte dalle citate associazioni regionali per rafforzare e rendere effettivo il divieto di utilizzo di OGM in regione, e una presentazione illustrativa del complesso quadro normativo che inquadra la questione OGM oggi in Italia.

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