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Raccolta differenziata dei rifiuti

Raccolta differenziata in provincia di GoriziaMonfalcone, 2 agosto 2015

Raccolta differenziata dei rifiuti: stesse regole per tutti?
tra luci e margini di miglioramento

Sono diversi anni che in provincia di Gorizia è in vigore il sistema di gestione dei rifiuti chiamato “porta a porta”. Un metodo che è stato osteggiato da una minoranza di persone (ricordiamo i referendum consultivi di Monfalcone e Staranzano) ma che nei numeri ha dimostrato in modo inequivocabile la sua validità. Senza dimenticare che i margini di miglioramento esistono. Sia in termini di riciclaggio sia di riduzione dei rifiuti.

Obiettivi da raggiungere con un programma di iniziative. A cominciare con il tentativo di convincere le persone che ancora si ostinano a non separare correttamente le diverse tipologie di rifiuti. Ma anche informando tutti coloro che non sanno come comportarsi. Per problemi legati alla lingua, alla scarsa integrazione al tessuto sociale, ma anche al disinteresse per il bene comune.

In tal senso un passo importante lo stanno facendo da alcuni mesi (sembra con ottimi risultati) i comuni di Mariano del Friuli e di Turriaco con l’introduzione della “tariffa puntuale”. Un metodo che incentiva la riduzione e la differenziazione dei rifiuti facendo pagare alle famiglie una quota fissa e una che varia a seconda dei conferimenti del sacco giallo del “secco residuo”. Legambiente auspica venga esteso a tutti i Comuni della provincia e ritiene che potrebbe convincere anche i riottosi autoctoni a fare la raccolta differenziata.

Un quadro generale, quindi, di luci e ombre; più luci per la verità, visto che nel 2014 la raccolta differenziata della provincia di Gorizia è stata del 60%. Ma, come detto, si può e si deve fare di più.

In tal senso merita un encomio la decisione dell’amministrazione provinciale di Gorizia di promuovere e incentivare le “Ecofeste” (una quindicina), cioè le feste paesane che si impegnano per il rispetto dell’ambiente con azioni virtuose: utilizzando stoviglie lavabili e/o piatti, bicchieri, posate, compostabili. E, ovviamente, prestando attenzione a separare correttamente tutte le tipologie di rifiuti.

Ma, a questo punto, ci chiede: se le famiglie sono giustamente obbligate a fare la raccolta differenziata, perché nelle sagre questo non avviene e tutto è demandato alla sensibilità e all’impegno dei volontari che organizzano l’evento?

Perché nella maggior parte delle feste i rifiuti raccolti vengono messi tutti assieme e inviati all’inceneritore di Trieste?

Prevedere una corretta gestione dei rifiuti, oltre che un positivo impatto sull’ambiente, ha anche delle favorevoli ricadute economiche.

Siamo convinti che la corretta gestione dei rifiuti debba essere una pratica quotidiana da attuare anche nei momenti di svago e che si debba procedere verso l’obbligo di effettuare la raccolta differenziata in tutte queste occasioni.

Legambiente circolo “Ignazio Zanutto”

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