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Sghiaiamento del lago di Barcis

Sghiaiamento BarcisComunicato stampoa, Montereale 7 settembre 2015

SGHIAIAMENTO DEL LAGO DI BARCIS: Quali soluzioni si stanno prospettando?

Sono passati 15 anni dal primo progetto di sghiaiamento del lago di Barcis, progetto che allora aveva il carattere dell’urgenza, su cui c’era accordo tra tutti gli enti coinvolti, e che non è mai stato attuato per l’atteggiamento irresponsabile di politici regionali e locali. Le conseguenze sono state evidenti con la chiusura sempre più frequente della strada SR251 in seguito ad allagamenti. Ora si è posto momentaneo rimedio rialzando la carreggiata in corrispondenza del Varma con una spesa di circa 2 milioni di euro.

Naturalmente se non si procede con lo sghiaiamento il problema si riproporrà tale e quale fra 5/6 anni. Quindi la Regione ha pensato bene di riprendere il vecchio progetto che prevedeva il trasporto su gomma potenziando la viabilità sulla sponda destra del lago di Barcis, la realizzazione di un ponte prima della diga, il transito lungo la 251 e l’attraversamento dell’abitato di Montereale lungo Via Zennari e Via Roma per scendere sul greto del Cellina.

Il Cellina deposita mediamente ogni anno a Barcis circa 150.000 mc di ghiaia che si sommano ai 7/8 milioni già depositati. Quindi un progetto deve prevedere l’asporto della quota annua più un quantitativo utile a ripristinare, in un certo numero di anni, l’officiosità del sito. Nella sostanza si tratta di trasportare a valle almeno 200/300.000 metri cubi di ghiaia per un numero considerevole di anni e 150.000 mc. per sempre.

Trasportare 300.000 mc di ghiaia in un anno significa circa 1500 mc/giorno e quindi 180 passaggi giornalieri sullo stesso percorso. Nell’ambito di 8 ore di lavoro un passaggio ogni 2 minuti e mezzo. Una ipotesi che a Montereale poteva essere accettata per una situazione d’emergenza ma che non può prospettarsi come soluzione definitiva.

Ora che l’emergenza è stata risolta con il rialzo della carreggiata si tratta di pensare e progettare un intervento che abbia le caratteristiche della continuità nel tempo e che limiti al minimo l’impatto con il territorio.

L’ipotesi del trasporto su gomma non può essere l’unica, c’è il tempo per analizzare altre soluzioni che vanno valutate tecnicamente ed economicamente. Certamente l’investimento dovrà essere adeguato alla portata e alla durata del problema e su questo dovrà essere coinvolto chi ha costruito la diga e gestisce il bacino.

Ovviamente le proposte spettano ai tecnici ma a nostro avviso le soluzioni alternative ci sono a cominciare dal completamento del tratto mancante della SR251 per l’attraversamento di Montereale, a un possibile sistema misto Camion/funivia, alla realizzazione di scarichi specifici per gli inerti, alla realizzazione di tunnel per il trasporto su nastro o carrello, ecc… ;

Se c’è la volontà di confrontarsi su questo siamo disponibili, se si pensa di imporre le soluzioni più semplici, comode ma fortemente impattanti e penalizzanti per la comunità di Montereale faremo di tutto per impedirlo.

 

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