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Ci è andata bene

All'indomani dei falòALPI – Associazione Allergie e Pneumopatie Infantili

ISDE FVG – Associazione Italiana Medici per l’Ambiente

Legambiente FVG

comunicato stampa congiunto, 18 gennaio 2016

All’indomani dell’accensione dei falò abbiamo potuto leggere diverse dichiarazioni di politici e amministratori dalle quali traspariva un “ci è andata bene”.
Infatti, a loro dire, grazie a una mutata situazione della mobilità dell’aria i livelli di inquinamento non erano rimasti a lungo elevati.

Ci pare un modo di pensare alla salute dei cittadini alquanto superficiale. I dati rilevati dall’ARPA dimostrano in modo incontrovertibile un fortissimo deterioramento della qualità dell’aria, con picchi nella zona del pordenonese di oltre tre volte i limiti fissati dalla legge per quanto attiene le polveri sottili.
Ci pare del tutto evidente che le cosiddette tradizioni debbano considerare una mutata coscienza e conoscenza delle conseguenze che certi comportamenti hanno sulla salute individuale e pubblica.
Con grande lungimiranza si è riusciti a sradicare la tradizione di fumare nei locali pubblici: ci pare impossibile che avveduti amministratori non siano capaci di intervenire in modo analogo in materia di “foghere”.
Salvo che non vogliano, come gli stregoni di un tempo, dover poi implorare ogni volta la pioggia per lavare colpe per patologie e morti correlabili alla pessima qualità dell’aria che respiriamo. Naturalmente non ci riferiamo solo alla questione dei falò epifanici.

Infatti non possiamo non rimarcare l’inesistenza di qualsiasi politica antismog da parte sia della regione che delle amministrazioni comunali stante l’inefficacia delle limitazioni al traffico di alcune modeste porzioni delle nostre città e l’assoluta incontrollabilità della norma che impone la riduzione del riscaldamento domestico.

 

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