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Legambiente sulla fidejussione fasulla per Grado 3: “Siamo alla farsa, Grado deve voltare pagina!”

Legambiente sulla fidejussione fasulla per Grado 3: “Siamo alla farsa, Grado deve voltare pagina!”

GradoMonfalcone, 7 agosto 2016

Legambiente sulla fidejussione fasulla per Grado 3: “Siamo alla farsa, Grado deve voltare pagina!”

Dopo il flop del progetto “Vivere in Laguna”, meglio conosciuto come “Zamparini city”, che intendeva riversare su Grado 400.000 metri cubi di nuove edificazioni, ora siamo all’atto finale dell’altro progetto di cementificazione del territorio, Grado 3 o “Sacca dei Moreri”.

Una fidejussione palesemente fasulla, che avrebbe dovuto costituire la garanzia verso il Comune, scoperta grazie alla determinazione di Liber@, che ha insistito per verificare fino in fondo l’affidabilità della documentazione. Bene ha fatto il Sindaco a sospendere la concessione a costruire, la vicenda puzza inequivocabilmente di truffa alla pubblica amministrazione e nelle prossime settimane rischia di far vedere i sorci verdi a più di qualcuno. Legambiente rivendica le battaglie sostenute contro questi due progetti, che avrebbero riversato su Grado centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, stravolgendo per sempre le caratteristiche dell’isola del sole.

Si profila, per gli imprenditori, un’uscita di scena degna della peggiore commedia, con millanterie che, alla fine, svelano trucchetti da quattro soldi dove chi ci rimette, al solito, è l’ambiente. Chi risponderà della devastazione dell’area fronte mare, ridotta ad uno squallido deserto? Chi risponderà del tempo perso a gingillarsi con giochetti di urbanizzazione alquanto oscuri, invece di progettare il futuro di una località costiera che attrae interesse in tutto il centro Europa? Crediamo che la politica degli ultimi vent’anni debba dare delle risposte, fare mea culpa e riconoscere di aver governato male il proprio territorio, condizionata da imprenditori che, tra un invito a cena, una minaccia di ricorso al tribunale e una promessa di posti di lavoro per tutti (e in questo caso spiace che anche il sindacato ci sia cascato, senza dimostrare un minimo di analisi critica complessiva), progettavano per Grado un futuro di cemento.

Grado deve lasciarsi alle spalle vent’anni di mala gestione del proprio territorio, riparare qualche ferita e collocarsi in un quadro di turismo sostenibile con le grandi risorse culturali e naturalistiche di cui dispone. Sono altre le soluzioni che vorremmo veder prese in considerazione e alcune misure ed esempi virtuosi potremo ascoltarli già domenica 14 alle ore 18, nel corso dell’incontro pubblico che, in occasione della tappa a Grado di Goletta Verde, Legambiente organizza al Velario all’ingresso principale della spiaggia.

 

Legambiente circolo “Ignazio Zanutto”

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