Sghiaiamento del lago di Barcis: chi decide cosa
Montereale Valcellina, comunicato stampa del 03 ottobre 2016
Apprendiamo dai giornali che si è svolto di recente a Barcis un incontro tra la presidente della regione Friuli V.G. Serracchiani accompagnata dagli assessori Santoro, Vito, Panontin e da alcuni funzionari regionali e i sindaci dei Comuni di Barcis, Claut ed Erto e Casso.
In quella sede pare sia stato concordato di riprendere il progetto di sghiaiamento del lago del 2003 e di appaltare i lavori di viabilità a Barcis nella primavera del 2017. Nulla invece ci è dato sapere riguardo l’attraversamento dell’abitato di Montereale.
Pensano che questo non sia un problema? Che ci siano soluzioni da imporre ai cittadini di Montereale con facilità? Che si possano realizzare i lavori a Barcis senza sapere cosa succederà poi a valle?
C’è o ci sarà una progetto completo dall’asporto dell’inerte fino all’utilizzo? Oltre al percorso dei camion vorremmo sapere quanti camion transiteranno, dove verrà stoccato provvisoriamente l’inerte, quali saranno le vie per raggiungere la grande viabilità, ecc…
Si tratta di realizzare un progetto atto a gestire le emergenze ( pagando poi i cavatori con i soldi della Protezione Civile) o di instaurare un sistema che ripristini le condizioni idrogeologiche del sito dovendo prevedere per molti anni il trasporto a valle di circa 200/300.000 mc/anno di inerte e di 150.000mc/anno a regime?
Trasportare 300.000 mc di ghiaia in un anno significa circa 1500 mc/giorno e quindi 180 passaggi giornalieri sullo stesso percorso. Nell’ambito di 8 ore di lavoro un passaggio ogni 2 minuti e mezzo. Una ipotesi che a Montereale poteva essere accettata per una situazione d’emergenza ma che non può prospettarsi come soluzione definitiva.
Noi crediamo che la portata del problema richieda una attenta analisi e che non ci si possa fermare unicamente alla soluzione più immediata e semplicistica e apparentemente più economica del trasporto su gomma. Bisogna valutare anche altre soluzioni che garantiscano la continuità nel tempo, tempi d’ammortamento adeguati e impatti ambientali limitati..
Ovviamente le proposte spettano ai tecnici ma a nostro avviso le soluzioni alternative ci sono a cominciare dal completamento del tratto mancante della SR251 per l’attraversamento di Montereale, a un possibile sistema misto camion/funivia, alla realizzazione di scarichi specifici per gli inerti, alla realizzazione di tunnel per il trasporto su nastro o carrello, all’utilizzo della ferrovia, ecc… ;
Se c’è la volontà di confrontarsi su questo siamo disponibili, se si pensa di imporre le soluzioni più semplici, comode ma fortemente impattanti e penalizzanti per la comunità di Montereale faremo di tutto per impedirlo.
Circolo Legambiente Prealpi Carniche