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Emergenza plastica nell’ambiente marino. Ai “Topolini” mini-sub indagano sui rifiuti di plastica in mare

Emergenza plastica nell’ambiente marino. Ai “Topolini” mini-sub indagano sui rifiuti di plastica in mare

topolini02Osservatori d’eccezione per il controllo della presenza di rifiuti di plastica nella zona di Barcola il 23 giugno scorso. Grazie alla collaborazione fra il “Circolo Sommozzatori di Trieste” e quello di Legambiente “Circolo Verdeazzurro” le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa “Bolle ai Topolini”, durante le prove di immersione hanno monitorato la presenza di rifiuti sul fondo e nello spessore dell’acqua di mare. Intervistati al termine della loro prova hanno segnalato gli oggetti osservati, descrivendone caratteristiche e frequenza.

E’ emerso che i rifiuti di plastica sono largamente dominanti rispetto agli altri materiali (legno, alluminio, carta) e piatti e bicchieri sono gli oggetti più numerosi presenti sul fondo. Vale la pena di ricordare che i tempi di decomposizione di questi oggetti sono particolarmente lunghi (centinaia di anni) e che, anche se ridotti in piccole particelle, finiscono per alimentare il ricco substrato di microplastiche che entrano nella catena alimentare, coinvolgendo molte specie marine che risultano già minacciate dagli oggetti più grandi. La pericolosità dei rifiuti di plastica in mare è oggetto di cronaca ricorrente da parte di tutti i media e quindi ci si dovrebbe aspettare un comportamento più responsabile da parte di tutti coloro che li utilizzano, a Barcola così come in tutte le altre zone balneari della città. Si spera quindi che il contributo dei numerosi ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa serva a stimolare una campagna di sensibilizzazione e all’emanazione di provvedimenti volti a contenere la dimensione di questo gravissimo fenomeno di inquinamento.

Cattura

Trieste, 30 giugno 2018 il presidente del Circolo Verdeazzurro Legambiente Trieste

dott. Andrea Wehrenfennig