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Approvata la Leggina per far tornare l’Italian Baja nella Zona Speciale di Conservazione Magredi Del Cellina: le associazioni insorgono.

magrediApprovata la Leggina per far tornare l’Italian Baja nella Zona Speciale di Conservazione Magredi Del Cellina. Le associazioni unite: “non staremo a guardare, pronti ad una battaglia su tutti i fronti ”!

Voler autorizzare una manifestazione motoristica in un ‘area così ricca di biodiversità significa ignorare il valore culturale, storico e ambientale di un territorio per meri interessi privati. Nel corso della votazione di ieri in consiglio regionale, nell’ambito della legge di variazione di bilancio, è stata approvata una leggina volta a consentire gare con fuoristrada nella ZSC dei Magredi del Cellina.

E’ opportuno ricordare che i Magredi del Cellina sono tutelati sulla base delle Direttive Comunitarie Habitat ed Uccelli e le manifestazioni motoristiche sono già state considerate incompatibili con la conservazione di specie faunistiche e floristiche presenti nell’ area dei Magredi. La norma è particolarmente subdola, infatti solo apparentemente subordina la possibilità di manifestazioni motoristiche ad una preventiva valutazione d’incidenza, in concreto prevede che anche in assenza di uno studio che attesti che le gare con fuoristrada siano compatibili con la conservazioni di flora e fauna si possa correre con mezzi a motore sui prati Magredili ad una velocità superiore a 50 km orari.

Ora ci chiediamo: “chi mai potrebbe avere interesse a correre ad oltre 50 km orari in un delicato ecosistema ove si può osservare flora e fauna solamente a passo d’uomo? “Ma è chiaro: l’Italian Baja! Gli organizzatori sono da anni che anelano di correre tra orchidee e nidificazioni per poter ampliare il kilometraggio della manifestazione e quindi incrementare il proprio esclusivo business. E’ evidente che una norma siffatta contrasta sia con le Direttive Comunitaria che con le norme statali e pertanto verrà immediatamente segnalata al ministro dell’ Ambiente e alla Commissione Europea alla quale chiederemo di intervenire ed aprire una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia.

La norma inoltre prevede un ulteriore atto amministrativo prima di consentire alle auto di sfrecciare sulle orchidee e sulle nidificazioni degli occhioni (rarissime specie di uccelli simbolo dei Magredi). Orbene è proprio su questo fronte che siamo pronti ad avviare azioni giudiziarie per fermare questo scempio. Dobbiamo ricordare che poche settimane fa la maggioranza ha approvato la norma che prevede solo per gli organizzatori di manifestazioni motoristiche l’esenzione da sanzioni in caso di danneggiamento dei prati stabili. Insomma se i danni saranno commessi da comuni cittadini, questi dovranno pagare le multe; invece, i danni ai prati stabili cagionati nel corso di gare con fuori strada non faranno scattare direttamente le sanzioni per gli organizzatori.

Anche questa, come quella appena approvata, una norma irragionevole e del tutto senza senso, diretta unicamente a privilegiare l’interesse dei pochi a discapito di un bene comune come è il delicato ecosistema di un prato stabile. Le associazioni non intraprenderanno solo azioni legali. ma anche iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a questo scempio giuridico. Pronti quindi ad una battaglia su tutti i fronti. LEGA PER L’ABOLIZIONE DELLA CACCIA SEZ. FVG, LEGA ANTI VIVISEZIONE SEZ. FVG, LIPU SEZ. FVG, LEGAMBIENTE PORDENONE, LEGAMBIENTE SEZ. FVG, ASSOCIAZIONE NATURALISTICA CORDENONESE TERRA E OFFICINA DELLA SOSTENIBILITA’

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