Osservazioni al progetto di un Impianto di termovalorizzazione dei rifiuti liquidi prodotti dallo stabilimento Nord Composites Italia s.r.l.
Legambiente, circolo “Ignazio Zanutto” APS, ritiene di esprimere alcune osservazioni riguardanti l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti liquidi prodotti dallo stabilimento Nord Composites Italia s.r.l. sottoposto a Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) in data 29/11/2019. L’industria chimica è considerata, a vari livelli, un’attività con un intrinseco rischio per l’ambiente e per la salute umana, perciò va attentamente valutata l’opportunità di insediare un’ulteriore fonte di emissioni in un contesto territoriale che, da ormai parecchi anni, è indirizzato verso il rilancio di attività sostenibili (nautica da diporto, rimessaggio, attività termale,…)
e che deve orientarsi sempre più verso attività industriali con alto tasso di sostenibilità ambientale Va anche sottolineato che è opportuno che il ciclo produttivo provveda a ridurre i propri rifiuti, limitare al massimo ogni tipo di emissione, chiudere il cerchio dell’attività nel modo più efficace, non solo dal punto di vista economico ma, soprattutto, in relazione al proprio impatto sull’ambiente. Proprio per tale motivo, è necessario effettuare un bilancio complessivo delle emissioni dell’impianto industriale allo stato attuale e con l’eventuale entrata in esercizio del termovalorizzatore. Nel caso specifico, il progetto di Nord Composites Italia s.r.l. prevede di effettuare il trattamento del rifiuto prodotto (acque di reazione) per mezzo di un termovalorizzatore, allo scopo di evitare i costi di smaltimento in altri impianti, più o meno lontani dall’impianto situato in località Lisert.
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