Petizione per salvare il fiume Fella
Il documento prodotto in occasione della manifestazione che si era tenuta il 5 luglio a Pietratagliata, promossa da diverse associazioni e comitati, contro la costruzione di una centralina sul Fella, in premessa riportava alcuni concetti importanti che richiamiamo
- Gli ultimi corsi d’acqua montani ancora liberi vanno salvaguardati. La riduzione della nevosità, l’aumento delle temperature e dell’evapotraspirazione, la riduzione delle precipitazioni estive, unitamente alla sottrazione d’acqua negli alvei, non possono che determinare un progressivo degrado del loro stato ecologico;
- Gli incentivi al minidroelettrico alterano significativamente il rapporto tra benefici prodotti e i costi ambientali generati a favore dei primi. Spesso benefici riguardano singoli soggetti e non le comunità e le c.d. compensazioni sociali sono servite a coprire opere con rilevante impatto ambientale e risibile impatto positivo sulle comunità. Miglioramenti si possono attuare solo con l’efficienza degli impianti esistenti o intervenendo su condotte artificiali;
- Il Fella ha uno stato ecologico appena sufficiente. Cambiamento climatico e sottrazione d’acqua, magari con impianti a cascata, allontanano l’obiettivo di qualità “buono” posto al 2027. L’acqua in movimento è sì energia, ma è anche vita plurale e servizi ecosistemici, costruzione di paesaggi e di culture, un tempo, coevolutive.
Premessa che rilanciamo con forza.
Ma vediamo cosa succederà nei prossimi giorni:
- il 13 di gennaio si terrà la prima udienza a Roma al Tribunale superiore delle acque pubbliche, contro il decreto di decadenza dell’autorizzazione unica, ricorrente è la ditta costruttrice;
- è prevista a breve una conferenza di servizi per l’autorizzazione di una centralina più a valle, sempre sul Fella.
DIAMO UN SEGNALE IMPORTANTE.
FIRMIAMO LA PETIZIONE promossa dal neocostituito comitato locale
FERMIAMO l’assalto agli ultimi fiumi ancora “parzialmente” liberi.