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Fotovoltaico, agrivoltaico e agricoltura: la posizione di Legambiente FVG

Tanta buona energia, per un nuovo ruolo di aziende agroecologiche, senza ulteriore consumo di suolo

I cambiamenti climatici e le loro sempre più evidenti conseguenze ci chiedono di affrettare i tempi per il passaggio dall’energia fossile a quella rinnovabile. Per realizzare questo impegno obbligatorio, tutti sono chiamati a fare la loro parte. L’energia elettrica richiesta in Friuli-Venezia Giulia nel 2019 ammontava a 10.330 MWh. Per farvi fronte solamente con energie rinnovabili occorre una strategia articolata in grado di produrre e conservare energia da varie fonti rinnovabili (FER). Al fotovoltaico spetta un ruolo principale che lo vede protagonista su tetti, aree degradate, aree agricole. Legambiente FVG, nell’ipotizzare un passaggio quasi totale (per il momento) alle FER ha calcolato che servono oltre 22.000 ha lordi di superfici di cui circa 8.000 agricoli. Per questo bisogna promuovere la tecnica dell’agrivoltaico, una soluzione che mette d’accordo attività agricola, produzione di energia e conservazione dei suoli. 

Inoltre per affrontare al meglio la transizione energetica in vista dell’attuazione del PNRR e dei Piani dei Fondi Europei, la Regione, da parte sua, deve accelerare le politiche che privilegino il risparmio e l’efficienza energetica (e una conseguente riduzione di GHG = Gas Serra) e pianificare le aree idonee e non idonee per le rinnovabili unitamente alla definizione di criteri e regole chiari per procedere con trasparenza e celerità.

In allegato il documento completo: Fotovoltaico_e_agricoltura_posizione_di_Legambiente_FVG.pdf

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