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Punti di vista con paesaggio

In questi anni i comuni sono chiamati ad adottare i Piani paesaggistici a cui dovranno poi essere adeguati gli altri strumenti urbanistici e territoriali. Anche se in ritardo e con parti del territorio regionale messo a ferro e fuoco dalla speculazione, dall’incuria e da interventi errati, questo fatto rappresenta una sicura opportunità per “… assicurare che il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito” per dirla citando l’art. 135 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Questa ovviamente è una delle ragioni che ci hanno fatto ritenere importante l’adozione dei piani del paesaggio da parte dei comuni. Ma più interessante ancora è il lavoro di ricognizione sulle conoscenze e sui contenuti che sottende la stesura dei piani nonché le necessarie riflessioni sulle interazioni tra i vari aspetti costitutivi del paesaggio con particolare riferimento alle ragioni culturali ed economiche che lo hanno determinato nel tempo.

Ma cos’è il paesaggio e secondo quali criteri esso viene definito. Dal geografo friulano Olinto Marinelli prendiamo questa definizione «…dalla rappresentazione nella nostra mente noi possiamo passare ad una sua figurazione artistica, cioè pittorica o letteraria, nei quali casi noi avremo appunto ritratto o descritto un paesaggio. Dal punto di vista scientifico, interessa poi esaminare quali sono gli elementi che caratterizzano ciascun paesaggio ed inoltre indagare come e per quali elementi siano associati in modo da darci l’impressione soggettiva che noi proviamo».

Con lo stesso intento di indagare sull’argomento, avvalendoci della collaborazione dello IAL FVG e del GAL Montagna Leader che ha promosso l’iniziativa, Legambiente FVG ha organizzato 4 webinar con focus sul Paesaggio che individuano, proprio nel processo di adozione di questo importante strumento di pianificazione, la chiave di volta che permette di progettare dal basso azioni compatibili con l’ambiente e chiaramente indirizzate alla sostenibilità.

I quattro appuntamenti, che affrontano ciascuno uno specifico aspetto del tema quali l’aspetto pianificatorio, gli aspetti legati al concetto di valore del paesaggio, le evidenze e le esperienze legate alla tutela attiva del territorio fino al rapporto dei piani paesaggistici con gli obiettivi del Green Deal europeo, raccolgono esperienze e contributi di grande spessore ed attualità che aiutano a fissare un quadro completo sull’argomento, stimolano  l’emersione di nuove progettualità e la definizione di nuove strategie di sviluppo.

Se paesaggio ed ambiente saranno sempre più al centrali nelle politiche di sviluppo, quali risorse chiave legata alla qualità della vita, a forme economiche sostenibili, alla salvaguardia delle reti ecosistemiche e che rappresentano valori non solo naturalistici, ma anche storici e culturali imprescindibili, allora è tempo di dare continuità ai momenti di confronto e discussione rendendo partecipi del proprio sviluppo le comunità territoriali coinvolgendole in esperienze di “coprogettazione” in un’ottica di sostenibilità e resilienza pienamente coerenti con le nuove strategie generali dettate dall’Unione Europea. 

Un’ultima considerazione pare importante ed è rivolta ad amministratori locali, cittadini, professionisti, all’associazionismo, alle aziende del mondo agricolo e forestale: avviare e gestire con la giusta attenzione i processi partecipati di raccolta delle informazioni e di costruzione delle decisioni non solo tiene lontani in primis gli assalti speculativi al territorio ma permette di pensare e realizzare progetti di sviluppo veri, vale a dire progetti di sviluppo di cui beneficia tutta la comunità.

Il paesaggio nella pianificazione regionalehttps://youtu.be/CQjf1Cc3YeI

Economia del paesaggiohttps://youtu.be/BHez-H70fiA

Per una tutela attiva del paesaggiohttps://youtu.be/ELwlHnvT3cQ

Verso il Green Deal Europeohttps://youtu.be/ywo7hK3_GXA

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