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Gli abitanti di Cattinara difendono la Pineta: ricordiamoci che gli alberi della pineta sono un bene di tutta la città

L’anticipata chiusura dei lavori del consiglio comunale di martedì scorso ha impedito la discussione di un tema particolarmente sentito dai residenti e da numerose associazioni: la Pineta di Cattinara, ovvero la costruzione in quell’area del nuovo Burlo.

È un “nodo che arriva al pettine”, evidentemente molto fastidioso per l’amministrazione, se basta dire che è ora di cena per non discuterne.

Ci corre perciò l’obbligo di fare chiarezza su un tema ostico ma vitale.

È indispensabile che le amministrazioni smettano di ragionare con logiche di vent’anni fa. Sembra che ancora non sia chiara l’assoluta urgenza di intervenire in modo drastico e su tutti i fronti per ridurre “entro ieri” il surriscaldamento del pianeta: ne va dell’esistenza umana!

L’agenzia dell’ONU per il clima ha misurato, a fine 2021, un ulteriore surriscaldamento pari a + 1,11 gradi, da contenere assolutamente entro i +1,50 entro il 2030. Più indicativa e pericolosa e la curva del riscaldamento degli oceani, in costante ascesa.

Bisogna svegliarsi e intervenire in ogni modo utile su ogni fronte. Quei “solo” 519 alberi di Cattinara vanno salvati perché stanno assorbimento 170 tonnellate di CO2 ogni anno. Non solo. Va considerato che la produzione di ogni tonnellata del cemento che prenderà il loro posto produrrà un tonnellata di CO2.

Comprendiamo bene che in situazioni come questa fare retromarcia è complicato. Ma quando si è sull’orlo di un precipizio va fatta ad ogni costo!