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Nuova area verde a Codroipo

Nuova area verde a Codroipo

Il Circolo Legambiente del Medio Friuli ha partecipato al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica relativa all’approvazione del piano attuativo di iniziativa privata “Maxima CISI” nel cosiddetto comparto “C29”, posto fra Codroipo e Zompicchia. Tale interventoè nato dall’intento di preservare, all’interno del progetto di nuova edificazione di abitazioni, un’area verde sorta spontaneamente in quanto per lungo tempo non coltivata. Questa zona si è naturalmente trasformata, dal 1998 sino ad oggi, parte a bosco e parte a radura incolta, acquisendo un carattere di valore ambientale, paesaggistico e culturale da preservare, anche tenuto conto della relativa flora e fauna oramai di tipo stanziale (caprioli, lepri, rapaci, fagiani, ecc.), verosimilmente venutasi a insediare soprattutto grazie all’importante e vicino corridoio ecologico del TorrenteCorno e, non molto lontano, dalla presenza del grande polmone verde del Parco delle Risorgive.

Il Piano Paesaggistico Regionale puntualmente riporta lanecessità di “salvaguardare le caratteristiche paesaggistiche del territorio assicurandone il minor consumo” alla luce dei dati sostanzialmente sconfortanti circa l’enorme urbanizzazione dei suoli naturali in Friuli Venezia Giulia nel più generale contesto italiano; a queste necessità si è aggiunta la constatazione che Codroipo, come la maggior parte dei Comuni italiani e della Regione in particolare, è da alcuni anni in calo demografico.

Oggi, grazie alla sensibilità della nuova Amministrazione Comunale il Comune di Codroipo potrà disporre di una nuova area verde di oltre 2.000 mq.

Si tratta della monetizzazione di 2.174,89 mq di aree extra standard da cedere al Comune di Codroipo Tale iniziativa è stata infatti deliberata lo scorso 27 luglio 2023 dal Consiglio Comunale di Codroipo, autorizzando la spesa di 64.000,00 € per l’acquisto di una ulteriore area (rispetto a quella che il lottizzante comunque dovrebbe comunque cedere) da destinare a verde

Certo ci rendiamo conto che con il nuovo intervento di lottizzazione non sarà possibile il mantenimento delle condizioni di naturalità originarie, ma almeno il risultato conseguito consentirà di preservare una piccola ma significativa quantità di suolo dall’ennesima cementificazione, per poter poi essere destinato alla collettività.

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