Per una scuola democratica

L‘analisi del Consiglio di Stato, sommata alle preoccupazioni sollevate da mesi dal Tavolo Nazionale per la Scuola Democratica, conferma che la proposta ministeriale rappresenta una fuga dal futuro e una pericolosa regressione della cultura democratica. Dall’11 marzo scorso, data in cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso in bozza le Indicazioni Nazionali 2025, nel mondo della scuola e nella società italiana si è diffuso un forte moto di consapevolezza e di netto, motivato rifiuto. Il documento, rivolto alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, propone infatti un modello educativo non solo superato da decenni di pratiche didattiche, ricerca e riflessione pedagogica, ma anche
distante dai reali bisogni e dalle esperienze quotidiane di bambini, bambine, ragazzi, insegnanti e famiglie.
Le I.N. 2025, infatti, promuovono un modello trasmissivo e selettivo di scuola, in cui si abbandona l’idea di una cittadinanza planetaria, di una cultura della pace per ripiegare su un’educazione che esalta l’identità nazionale, il primato dell’occidente, l’ordine e l’obbedienza, un modello che marginalizza il tema della sostenibilità ambientale, subordinandolo in modo netto agli obiettivi di sviluppo economico. A fronte della complessità della realtà e della drammatica crisi climatica e ambientale, la scuola dovrebbe assumere un ruolo centrale nell‘affrontare la transizione ecologica e favorire lo sviluppo di competenze culturali di cittadinanza per poter partecipare in modo attivo, consapevole e costruttivo:
● ignora la complessità dei cambiamenti globali;
● si piega alle logiche di mercato;
● abbandona l‘idea di una cittadinanza planetaria
Significa non rispettare il ruolo fondamentale che la scuola ha nel formare cittadini in grado di elaborare direzioni di senso in un presente di incertezza.
La Mobilitazione non si Ferma: Tutti in Piazza il 18 Ottobre
La bocciatura delle IN 2025 da parte del Consiglio di Stato è il risultato di mesi di denunce e mobilitazioni da parte di oltre 18 soggetti collettivi (attualmente circa 30) fra associazioni, università, e scuole. Il Tavolo Nazionale per la Scuola Democratica invita ora tutti – cittadini, studenti, insegnanti, famiglie e associazioni – a partecipare alla Mobilitazione Nazionale Diffusa indetta per il 18 ottobre 2025.
Le iniziative coinvolgeranno molte piazze d‘Italia. In Friuli Venezia Giulia, l‘appuntamento per un momento di informazione e confronto:
a Udine: Presidio informativo dalle ore 15:30 alle 18,30 in via Cavour;
a Pordenone: Presidio informativo dalle 9,30 alle 13 in piazzetta Cavour;
a Trieste: Presidio dalle 10 alle 12 in piazza della Borsa;
a Gorizia: Volantinaggio e punto informativo a Monfalcone in mattinata.
● Una riscrittura condivisa delle Indicazioni Nazionali che sia basata sul confronto tra scuola, cultura e politica e in cui sia mantenuto l’impianto delle Indicazioni per il curricolo del 2012;
● Di respingere ogni tentativo di trasformare la scuola pubblica in un servizio privato, al servizio del mercato;
● Di sostenere l‘idea e la realizzazione di una scuola capace di garantire eguaglianza, emancipazione e pensiero critico.