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“Inquinamento acustico: questo sconosciuto”

“Inquinamento acustico: questo sconosciuto”

Incontro: Inquinamento acustico: questo sconosciuto

 Gorizia, 21 Ottobre 2025

Il 21 Ottobre 2025 Legambiente Gorizia APS ha organizzato un incontro rivolto a tutta la cittadinanza per discutere sul tema dell’inquinamento acustico. Si ritiene infatti che si tratti di un problema che tocca gran parte della popolazione, anche se non tutti sono consapevoli della sua gravità.

Obiettivi dell’incontro sono stati quelli di fornire informazioni sulla normativa, sulle sue applicazioni a livello locale per la sua possibile riduzione, su come aumentare la consapevolezza della cittadinanza in merito, sull’impatto del rumore in ambiente abitativo e delle conseguenze sulla salute umana.

Dopo un breve saluto della Presidente del circolo di Gorizia, Anna Maria Tomasich, Claudio Macrini membro del consiglio direttivo di Legambiente ha introdotto l’argomento, ed ha ribadito la rilevanza del problema, testimoniata anche dalla presenza di un numeroso e interessato pubblico costituito sia da abitanti di Gorizia, sia di persone proveniente dall’hinterland goriziano che dal resto della Regione, ciò ad ulteriore riprova di come la problematica sia pervasiva e presente ovunque, a volte anche con aspetti molto impattanti sulla salute di chi è esposto.

Successivamente, è stata la volta dell’architetto Giovanni Farolfi, tecnico specializzato in acustica ed autore di numerosi PCCA nel territorio regionale, che ha illustrato il vigente Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA) di Gorizia, sottolineando come a distanza di 5 anni dall’adozione, siano tuttora mancanti dei documenti fondamentali che devono obbligatoriamente accompagnare ed integrare il PCCA stesso come il Regolamento per lo svolgimento per le attività rumorose in deroga, la mappatura delle aree di possibile svolgimento di tali attività derogate, ed ancora le previste Relazioni biennali sullo stato acustico della città per finire con il Piano di Risanamento Acustico da promulgare per risolvere questioni annose quale ad esempio quella al confine dell’area industriale di Gorizia con l’area abitativa del Comune di Savogna d’Isonzo, o ancora l’area golenale del fiume Isonzo, classificata industriale o ancora l’edificio ospitante il presente incontro, la Biblioteca della Comunità Slovena limitrofa ai Giardini Pubblici, entrambi da inserire a norma di legge almeno nella classe acustica seconda, mentre, come tutto il centro cittadino è stato inserito nella classe quarta, con rilevanti effetti deleteri sulla popolazione come testimoniato da parte di una abitante di Piazza della Vittoria.

Ma a fronte di tale stato di fatto di inadempienze a livello locale, ha quindi preso la parola l’avvocato Francesco Casarella del CEAG (Centro di Azione Giuridica di Legambiente FVG), il quale ha presentato una panoramica delle norme in materia di inquinamento acustico vigenti a livello nazionale, regionale e comunale con accenni a quelle europee. Ha suggerito, facendo riferimento sia al Codice Penale, articolo Articolo 659 relativo al “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”, sia al Codice Civile articolo 844 inerente “le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, la normale tollerabilità” tenendo comunque ben presente l’articolo 9 ma soprattutto all’articolo 41, oggetto di recenti modifiche, per favorire i temi della protezione dell’ambiente e della salute pubblica.

Le criticità emerse sono state commentate dal pubblico presente ed hanno stimolato i rappresentanti di Legambiente, forti anche dei diversi punti di vista esposti nel corso della serata, ad impegnarsi a tutti i livelli dell’Associazione per continuare a tenere viva l’attenzione sulla problematica al fine di un’auspicabile riduzione dell’impatto negativo sulla salute umana di questo subdolo tipo d’inquinamento.

Per tale motivo, di volta in volta, verranno suggeriti ai vari livelli decisionali della politica, adeguamenti del Piano Regolatore Urbanistico Generale, del Piano del Traffico, del PUMS e di tutti gli altri strumenti urbanistici che migliorino l’abitabilità e vivibilità delle città e conseguentemente la salute della cittadinanza.

Inoltre, verranno ricercate sinergie sia a livello locale che regionale (Italia Nostra, WWF, FAI, ecc) e con i referenti medici dell’ISDE (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente) per pretendere una più stretta osservanza delle leggi in vigore da parte delle autorità competenti nei confronti dell’Amministrazione locale, interessando l’Assessorato ambiente e quello alla Sanità regionali ma anche nazionale facendo intervenire la struttura Nazionale di Legambiente sul MASE (Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica), sull’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) ed il SNPA (Sistema Nazionale Protezione Ambiente).

Infine, si valuterà la possibilità di organizzare altri incontri pubblici dedicati a specifici aspetti del problema, in particolare quello relativo all’impatto sulla salute umana dell’inquinamento acustico, favorendo nel contempo la conoscenza e valorizzazione delle competenze tecniche presenti nell’ARPA regionale attualmente mortificate nell’espressione di pareri formulati “a titolo collaborativo” ma, purtroppo, assolutamente non vincolanti per le amministrazioni con conseguente spreco di denaro pubblico.