Le osservazioni di Legambiente sul rinnovo dell’autorizzazione per le Ferriera
comunicato stampa del 10 giougno 2014
Legambiente Trieste (circolo Verdeazzurro) ha presentato le proprie osservazioni sui contenuti dei documenti che Siderurgica Triestina ha depositato presso la Regione FVG per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Pur criticando la riservatezza chiesta dalla società proponente su gran parte dei documenti, che contrasta con la trasparenza e la disponibilità al dialogo spesso dichiarate dall’azienda, con le nostre osservazioni siamo entrati nel merito dei contenuti della documentazione, e qui ne riportiamo una sintesi.
In particolare abbiamo ritenuto che la nuova area a freddo rappresenti un’importante innovazione di prodotto e di processo, ma il largo uso di lubrificanti comporterà l’emissione di aerosol oleosi. Sarà necessario e opportuno monitorarne l’entità e la composizione sia all’esterno che all’interno dei capannoni industriali. Tali lavorazioni saranno fonte di rumori di entità non indifferente, sarà necessario perciò l’insonorizzazione dei capannoni per ridurli a livelli sopportabili per la popolazione.
Il controllo delle emissioni idriche dovrà garantire l’innocuità per l’ecosistema marino, anche attraverso registrazione di immagine visive.
E’ necessaria una corretta gestione dell’altoforno che ha presentato nel passato episodi frequenti di emissioni di particolato nonché di esplosioni che hanno reso oltremodo stressante vivere in prossimità dello stabilimento siderurgico.
La cokeria è sempre stata fonte di inquinamento estremamente dannoso dal punto di vista sanitario. Benzene, particolato fine e IPA, in particolare il benzo[a]pirene sono i componenti che più volte hanno sforato i limiti e quindi rappresentato un grave rischio per la popolazione e per i lavoratori.
Confidiamo che il nuovo sistema di captazione delle emissioni diffuse risolva questo problema, tutto dipenderà se la modellazione del suo comportamento verrà confermata dall’effettiva efficienza anche nell’applicazione pratica. Non vorremmo però che con il nuovo impianto si mettesse in secondo piano un’opportuna gestione della cokeria, magari aumentando il numero di sfornamenti e riducendo il tempo di distillazione. Sarà anche da verificare l’entità del rumore aggiuntivo generato dall’impianto di abbattimento.
Per quanto riguarda i parchi fossili e minerali ci saremmo aspettati un isolamento in silos per evitare la dispersione di polveri, in caso di forte vento.
Riteniamo che tutte le centraline, anche quelle interne, dovrebbero essere sotto il controllo dell’ARPA mentre tutte le centraline esterne dovrebbero contribuire a definire lo stato dell’ambiente, anche la contestata centralina di San Lorenzo in Selva per misurare la performance ambientale della Ferriera di Servola.
Andrea Wehrenfennig (presidente del Circolo Verdeazzurro – Legambiente Trieste)