Filo spinato sul Carso?
Il circolo Legambiente di Trieste esprime preoccupazione per le sconcertanti proposte di erigere barriere di filo spinato in Provincia di Trieste.
Al di là delle pur doverose considerazioni etico-politiche sulla non opportunità di erigere barriere all’interno dell’Europa dopo che per decenni le nostre terre hanno dovuto subire lacerazioni e disagi per la presenza di un confine innaturale e soffocante, in qualità di ambientalisti esprimiamo la nostra assoluta contrarietà alla sola ipotesi di procurare una ferita gravissima, un vero e proprio “stupro”, ad un territorio di grande valore naturalistico, tutelato e amato dalla nostra gente.
Non comprendiamo chi possa avere nostalgia dei controlli al confine, delle code e degli innumerevoli disagi che abbiamo dovuto sopportare per tanti anni, ma ancor meno possiamo capire chi esprime proposte scriteriate e dannose per la nostra terra e le nostre genti; teniamo conto che la nostra provincia, ed il vicino territorio sloveno, hanno vissuto in questi ultimi anni una vera e propria rinascita a livello di turismo e produzioni alimentari ed enologiche di qualità, grazie anche ad una sinergia di impegno.
Davvero si vuol mandare all’aria tutto questo, rovinare un territorio che si presenta ancora integro e piacevole, in nome di quattro voti raccattati facendo leva su paure indotte? Nessuno può negare che il problema esista e debba in qualche modo essere affrontato, ma non certo danneggiando irreparabilmente il nostro territorio, ed i rapporti tra le nostre genti, per quattro disperati che si presentano nella nostra terra senza aver causato finora alcun danno reale.
Confidiamo che nessuna barriera verrà a rovinare il nostro Carso (non avvenne nemmeno ai tempi della Guerra fredda) e che i Triestini dimostreranno anche in questa occasione l’amore per il nostro territorio rifiutando nella maniera più netta operazioni di questo genere, che non dovrebbero nemmeno essere ipotizzate.