Proposta di adesione alla campagna “Comune Anti-transgenico”
Come accade da qualche anno, all’inizio di ogni stagione agraria, ritorna alla ribalta della cronaca il tema degli OGM in agricoltura.
Alcuni agricoltori che fanno riferimento a un sedicente “Movimento Libertario” (?) hanno dichiarato di essere pronti a seminare il mais OGM segnalando che hanno a disposizione 52.000 sacchi di sementi. Considerato che sarebbe un atto illegale, speriamo che qualcuno si preoccupi di verificarne l’esistenza e provveda eventualmente al sequestro.
Inoltre da pochi giorni il Governo Italiano ha presentato una richiesta alla Commissione Europea affinchè venga sospesa, in Italia e negli altri paesi europei, l’autorizzazione alla semina del mais OGM Mon810, in attesa di accertarne la nocività per la salute umana sulla base di nuovi dati scientifici accertati da una indagine del CRA (Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura).
Lo scorso autunno, infatti, una sentenza della Corte di Giustizia Europea, a seguito di un ricorso della PIONEER, dichiarava che lo Stato Italiano non poteva vietare la coltivazione di piante OGM sul proprio territorio con la motivazione che le Regioni non hanno predisposto i piani di coesistenza tra colture convenzionali, biologiche e transgeniche. Motivazione con cui era stato chiesto nel 2010 alla Comunità Europea di vietare la coltivazione di OGM in Italia.
A nostro avviso anche l’ultima azione del Governo italiano di cui abbiamo accennato poc’anzi è altrettanto lacunosa e inadatta ad evitare la coltivazione di OGM in Italia.
Ribadendo la nostra contrarietà alle coltivazioni transgeniche in agricoltura, come la stragrande maggioranza delle associazioni ambientaliste, di categoria, dei consumatori e della società civile, vogliamo fare un appello alle Amministrazioni locali perchè si attivino per far applicare, in Italia, la”clausola di salvaguardia” prevista dalla normativa europea e già adottata da molti altri paesi e per la quale è in atto una petizione on-line rivolta ai ministri dell’ambiente, dell’agricoltura e della salute.
Mario De Biasio
Presidente Circolo Legambiente Prealpi Carniche