OGM – Una settimana rovente!
Non solo temperature equatoriali sul fronte OGM IN FVG
La settimana si è dimostrata particolarmente calda per quanto riguarda gli OGM in FVG, con azioni di spessore sui diversi fronti, a cominciare dalla rinviata distruzione delle colture OGM in quel di Colloredo di Monte Albano, per proseguire con un doveroso esposto presso la Procura di Udine e Pordenone.
A tutto ciò si è finalmente aggiunta la pronuncia della UE che sancisce la legittimità dei provvedimenti restrittivi adottati dalla Regione Friuli VG.
MARTEDÌ 15 LUGLIO LA TASK FORCE RICHIEDE INTERVENTO URGENTE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Si è riunita oggi la Task Force per un’Italia libera da OGM per discutere della grave situazione che si è venuta a creare in Friuli a causa della mancata adozione da parte della Procura della Repubblica del Tribunale di Udine, dei provvedimenti necessari a dare seguito alle attività di sequestro conservativo del materiale transgenico coltivato nei campi degli agricoltori pro-Ogm.
La Procura di Udine ha deciso di non disporre alcun sequestro o altro tipo di intervento sul terreno, nella frazione di Laibacco a Colloredo di Monte Albano (Ud), dove Giorgio Fidenato, leader di Futuragra, ha piantato mais Ogm invalidando l’ordine di distruzione forzata delle colture notificato dalla Regione.
La decisione della Procura di Udine è incomprensibile e non tiene conto dell’apparato normativo vigente, che si è andato arricchendo nelle ultime settimane anche delle sanzioni penali, secondo quanto previsto dal decreto legge 24 giugno 2014 n. 91 (c.d. Campolibero) e di quelle amministrative con la legge regionale del FVG n. 5 del 28 marzo 2014.
“La decisione di rinviare la distruzione dei campi OGM è intempestiva e preoccupante – dichiara Vittorio Cogliati Dezza presidente nazionale di Legambiente – perché si è ormai prossimi alla fioritura, e quindi anche all’imminente dispersione del polline che può diffondersi anche a centinaia di metri di distanza contaminando le piante non Ogm. Queste attese – aggiunge Cogliati Dezza – danneggiano l’agricoltura italiana e mettono a rischio un modello di sviluppo sostenibile che è a garanzia delle stesse produzioni locali.”
Per questo motivo, oggi la Task Force ha inviato una lettera al Ministro della giustizia On. Andrea Orlando, per chiedere un intervento urgente, al fine di ristabilire l’iter procedurale che la legge prevede, a garanzia del rispetto delle leggi vigenti e a tutela dei territori italiani.
L’ufficio stampa di Legambiente: 0686268353-79
MARTEDÌ 15 LUGLIO vertice presso la Procura della Repubblica di Udine alla presenza dei Corpi forestali dello Stato e della Regione
Un vertice presso la Procura della Repubblica di Udine alla presenza dei Corpi forestali dello Stato e della Regione sulla vicenda delle semine illegali di mais Mon810 avrebbe deciso di non decidere.
AIAB, Aprobio, ISDE, Legambiente e WWF scrivono alla Procura chiedendo di applicare il Decreto Ministeriale 12 luglio 2013 e la Legge Regionale 5/2014 e avvertono che a Colloredo è imminente la dispersione del polline ogm in assenza di controlli e prevenzione di danni a terzi.
Come spesso accade le tematiche della sostenibilità e della tutela ambientale così finiscono per impattare con il degrado del contesto sociale ed istituzionale italiano nel quale crescono e imputridiscono. Dopo l’ILVA, il Mose, la TAV e mille altre vicende tocca ora alle semine illegittime di mais transgenico in Friuli.
Se quanto sembra si sia deciso diventerà la scelta operativa finale delle istituzioni, e cioè che in nome di questo o quel cavillo, più o meno oggetto di dubbio o di diversa interpretazione, tutti “si gireranno dall’altra parte”, facendo finta di non vedere, non sapere e non sentire, l’unico risultato sarà che chi, come i seminatori abusivi di sementi transgeniche che con tutta evidenza non sono uno solo, opera scelte di forza e mette tutti di fronte al fatto compiuto ha comunque ragione, è impunito, e vince “per abbandono del terreno di gioco” da parte di chi dovrebbe fare le leggi, dovrebbe farle applicare e dovrebbe punire chi non le rispetta.
E’ la legge del più forte e del più furbo che ha devastato questo Paese a partire dagli abusi edilizi per finire con quelle opere pubbliche commissionate solo perché producono tangenti e ruberie a danno dei bilanci pubblici. Ed è chiaro che a pagare sono sempre i più deboli e quelli che, invece, credono nel rispetto delle leggi.
Queste associazioni intendono segnalare, a chi se ne sia dimenticato, che è proprio a partire da comportamenti come questi che trova giustificazione chi sceglie l’azione diretta nei campi per la distruzione del seminato. Azioni che non abbiamo mai condiviso, promosso o giustificato. Ma che rischiano così di diventare “oggettivamente” l’unica alternativa alla prepotenza dei seminatori illegittimi e delle multinazionali della manipolazione genetica.
Si vuole convincere tutti che farsi giustizia da sé sia l’unica strada che rimane? Si vuole la contrapposizione frontale fra pezzi di società che hanno opinioni diverse? Si vuole che la gestione del principio di precauzione e la decisione sui modelli futuri dell’agricoltura italiana sia lasciata alla prepotenza di 200 seminatori illegali di sementi ogm?
Task Force No OGM FVG
venerdì 18 LUGLIO La Ue dice sì alla Regione Ogm free!
Era attesa per fine giugno la risposta della Commissione Europea sul ddl della Giunta regionale per una Regione OGM free; e il provvedimento non si è fatto attendere.
Secondo quanto ha comunicato il Ministero dello Sviluppo economico alla Regione Friuli Venezia Giulia, non è giunta né dall’Unione Europea né dagli Stati comunitari membri alcuna osservazione in merito al disegno di legge regionale che dispone il divieto delle coltivazioni Ogm su tutto il territorio.
“E’ una vittoria di tutti coloro che, come noi, hanno creduto che applicando le normative a maglie strette dell’Unione, sarebbe stato possibile ottenere questo risultato storico e fondamentale per dire no agli OGM e dire sì ad un’agricoltura moderna e innovativa, attenta all’ambiente, alla salute e alle tradizioni locali” ha detto Emilio Gottardo della Task Force No OGM FVG.
Ora il Consiglio Regionale deve trasformare immediatamente in legge il provvedimento licenziato dalla Commissione Europea, senza frapporre indugi – ha proseguito – e, soprattutto bisogna che la Regione concluda questa importante iniziativa politica allargando i controlli su tutti quegli agricoltori che hanno sostenuto le semine OGM, se è vero che in FVG sono state acquistate sementi transgeniche per milioni di euro
Ora il Friuli VG può davvero essere d’esempio a tutte le altre Regioni italiane che vogliono seriamente impostare la propria politica agraria nel senso della tutela dei prodotti tipici, di qualità, biologici e biodinamici.
La strada è aperta; ognuno può seguirla, auspicando che il semestre italiano di presidenza UE sia davvero il momento per dire basta definitivamente agli OGM in Europa.
Task Force No OGM FVG
sabato 19 LUGLIO esecuzione del provvedimento di conservazione del materiale transgenico
Dal Comunicato Stampa a seguito del provvedimento:
Oggi a Colloredo una giornata di svolta per l’agricoltura regionale
Oggi una delegazione della Task force regionale no ogm, composta da associazioni di produttori agricoli e da associazioni ambientaliste, ha seguito sul posto le operazioni di distruzione e sequestro delle coltivazioni di mais ogm di Colloredo di Montalbano.
L’esecuzione del provvedimento disposto dalla Procura della Repubblica di Udine e la contemporanea notizia che, a livello europeo, nulla osta all’approvazione definitiva della legge regionale 5 del 2014, costituiscono la sconfitta della guerriglia condotta da mesi in Friuli da Futuragra per creare nuovi mercati alle multinazionali dell’agricoltura transgenica.
Non è una vittoria dell’oscurantismo, ma l’applicazione del principio di precauzione, il rispetto di norme statali e regionali nonché comunitarie nella prima Regione d’Italia che vuole costruire un’agricoltura no ogm.
E’ stata una giornata di svolta con la sconfitta di chi ha sfidato a viso aperto le leggi e l’opinione pubblica. Ora cominciano le sfide più difficili, rappresentate dall’effettiva corrispondenza fra la dichiarazione di Regione no ogm e la realtà con l’effettivo rispetto nel mondo agricolo delle leggi e, soprattutto, l’avvio di tutti gli strumenti che possano disegnare, costruire e consolidare un modello agricolo regionale in grado di dare reddito alle aziende agricole, qualità ai territori e sicurezza alimentare ai consumatori.
Rimanete sintonizzati …
Task Force No OGM FVG #fvgogmfree